Si tiene venerdì 7 aprile alle ore 20:30 – a ingresso gratuito fino a esaurimento posti – presso il Cinema Trevi (vicolo del Puttarello, 25) a Roma, l’anteprima romana del documentario “L’Ultimo Metro di Pellicola” opera prima del regista catanese Elio Sofia, già vincitore del Premio Cariddi quale Miglior Documentario al Taormina Film Fest 2015 e finalista ai Nastri D’Argento 2016 nella sezione dei documentari che raccontano il cinema. La proiezione, organizzata su sollecito del critico e regista Marco Giusti e grazie al Centro Sperimentale di Cinematografia, sarà preceduta , alle ore 17:00 dalla proiezione di Nuovo Cinema Paradiso, di Giuseppe Tornatore, film vincitore del Premio Oscar come Miglior Film Straniero nel 1990. Prima della proiezione, introduzione del regista, moderata da Stefano Raffaele, studioso di cinema e co-autore della trasmissione Stracult di Rai2 e da Ciro Ippolito, attore, regista e produttore. Il film, scritto, diretto e interamente auto-prodotto dal regista Elio Sofia, sbarca a Roma dopo un grande successo iniziato con il Premio Cariddi alla 61a edizione del Taormina Film Fest, quindi il Premio del Pubblico come Miglior Documentario alla VIII° edizione dello Sciacca Film Fest. Finalista ai Nastri D’Argento Doc 2016 nella categoria ‘Documentari che raccontano il cinema e lo spettacolo’, il doc è stato quindi proiettato – tra gli altri – all’Istituto Italiano di Cultura di Los Angeles, al CineFesta Italia di Santa Fè, all’Università di Las Vegas, alla ‘Casa degli Italiani’ di Barcellona, centro di cultura italiana più antico al mondo ed è stato inserito nel catalogo Agis Scuola tra i documentari di diffusione tra i giovani ‘per l’alto contenuto storico e valore culturale oltre che educativo’.
Il documentario autoprodotto dallo Studio Gazzoli – di cui fa parte lo stesso regista con Daniele Gangemi, Carmelo Sfogliano, Ottavio D’Urso e FIno La Leggia – racconta dell’epocale passaggio avvenuto tra la pellicola e le vecchie sale cinematografiche e la totale digitalizzazione della filiera. Immagini e testimonianze di vecchie sale, proiezionisti, storici gestori di cinema e il racconto unico di grandi nomi come l’attore Leo Gullotta e il regista e autore della fotografia Daniele Ciprì accompagnano lo spettatore in un viaggio fatto di ricordi, sale fumose e rumori di proiettori. Partendo da via Giuseppe De Felice, rinomata via catanese del cinema e un tempo sede di tutte le case di distribuzione, magazzini di pellicola e diversi cinema, viene affrontato un viaggio emozionante tra ricordi e aneddoti, con Tea Falco come musa di un mondo immaginifico tra passato e presente.
“L’ultimo metro di pellicola – nelle parole del regista – è un atto d’amore per la storia del Cinema, fatta di persone spesso non conosciute ai più ma che hanno contribuito al successo nell’immaginario collettivo della settima arte. Con questo documentario ho dato voce a un mondo che nessuno si era soffermato a raccontare prima, se non Giuseppe Tornatore con il suo magnifico Nuovo Cinema Paradiso”.
“Per fare questo mestiere bisogna amare la pellicola…Se non si ama la pellicola si farà un mestiere dietro pagamento soltanto… Questo è un mestiere che bisogna fare con amore…”