Laura Larcan per Il Messaggero Roma
Il via vai di macchine, scooter, camion lungo la via Appia Antica ha le ore contate. In arrivo, lo stop al traffico privato di attraversamento da Porta San Sebastiano all’Appia Pignatelli, l’installazione di tre nuovi varchi elettronici a segnare la ztl con una modalità full time (notte e giorno), nuovi limiti di velocità a trenta chilometri orari per regolare formalmente tutta una nuova Area 30. Non si può parlare di pedonalizzazione, certo, ma per la Regina Viarum sembra pronto a debuttare entro l’estate il nuovo piano di viabilità tra divieti e permessi di accessibilità rivolti ai residenti e alle attività commerciali. Un’operazione su cui il Campidoglio (in testa l’assessorato capitolino alla Mobilità) sta lavorando alacremente, e che proprio ieri ha intascato il parere favorevole della direzione del nuovo parco archeologico statale dell’Appia Antica guidato da Rita Paris.
Passaggio chiave è stata, infatti, la conferenza di servizi che segna ora l’iter conclusivo del progetto in dirittura d’arrivo all’approvazione in Giunta. La fase sperimentale, come annuncia l’assessore Linda Meleo, arriverà per l’estate. Addirittura ad agosto, risorse permettendo. Vediamo nel dettaglio.
Il controllo dei transiti sarà effettuato attraverso l’uso di varchi elettronici che registrano le targhe e possono effettuare le multe per chi viola la ztl. Tre saranno i varchi: uno all’altezza di Porta San Sebastiano, un secondo all’ingresso da via Cilicia, all’altezza del cavalcavia, un altro varco all’incrocio tra via Appia Antica e l’Appia Pignatelli. Come garantisce Meleo, l’attraversamento dall’inizio alla fine (cioè da Porta San Sebastiano all’Appia Pignatelli) è consentito solo alle biciclette, all’autobus di linea, ai taxi, agli Ncc, ai bus turistici diretti alle Catacombe. La disciplina prevede che per raggiungere le aree interne sull’Appia Antica, il transito obbligatorio sarà su via Ardeatina, sia in entrata sia in uscita. In sostanza, per entrare sull’Appia Antica si potranno utilizzare solo le vie d’accesso laterali minori, come via delle Sette Chiese e Vicolo della Basilica.
Secondo Meleo i varchi «ridurranno drasticamente il traffico dell’auto privata. Non possiamo più ammettere che auto private passino in maniera incondizionata in un parco archeologico a cielo aperto». Strategico è stato il parere del Ministero dei beni culturali e del turismo: «Ieri abbiamo varato l’avvio di una sperimentazione per valutarne il funzionamento e vedere la ricaduta del traffico nelle aree limitrofe, soprattutto sulla via Ardeatina», ha commentato l’archeologa Rita Paris, che da vent’anni si occupa di Appia Antica e da fior di amministrazioni aspetta una svolta sul tema del traffico. «È un passaggio importante per limitare un traffico estraneo all’Appia e recuperare la strada come monumento – dice Paris Allo stesso tempo il piano non impedisce a nessuno di andare dove vuole. Si potranno raggiungere tutti i punti desiderati, solo facendo un altro giro e utilizzando strade laterali».
Da un punto di vista tecnico, non prevista l’aggiunta di elementi estranei al tracciato antico, come sistemi para-pedonali o dossi. E la limitazione a 30 chilometri orari viene rinforzata. Quanto al collegamento dell’Appia Antica col centro anche in termini di fruizione turistica, la Paris ha rilanciato, in seduta di conferenza di servizi, la necessità di un potenziamento del servizio di trasporto pubblico, anche con mezzi più piccoli che impattano meno sulla strada. «Vanno studiati, per esempio, i flussi di turisti e cittadini che usano l’autobus 118 che da piazza Venezia fa capolinea a Villa dei Quintili, per valutare un mezzo più piccolo». Nelle zone interne (vedi largo dei Colli Albani con fermata metro), il parco dell’Appia Antica potrebbe essere raggiungibile con navette. Fondamentale, l’attivazione di mezzi alternativi eco-sostenibili, con relative fermate.