“L’area espositiva del Museo dell’Ara Pacis continuerà a ospitare anche nei prossimi mesi grandi mostre come è sempre successo in passato. La precisa programmazione di dettaglio del numero e della durata delle esposizioni dipende anche dall’imminente approvazione del bilancio capitolino, che determinerà tra le altre cose gli stanziamenti disponibili sia per le attività espositive programmabili, sia per il contratto di servizio con Zètema, la società strumentale di Roma Capitale che svolge i servizi museali. Lo scrive l’assessore alla cultura Manuel Gotor in una lettera a ‘’La Repubblica’’, in relazione all’articolo pubblicato lunedì 13 febbraio “II Campidoglio dimentica il Museo dell’Ara Pacis. Chiudono spazio mostre e area bookshop”.
‘’Non è vero come si evince in modo fuorviante e allarmistico dall’articolo- rileva Gotor – che non sia previsto nulla per il prossimo futuro all’Ara Pacis. Posso cominciare col dire che in autunno vi sarà ospitata la tappa romana della grande esposizione dedicata al fotografo Helmut Newton, fatto già noto ’’.
Prima della mostra di Newton, sottolineaGotor, gli spazi espositivi dell’Ara Pacisnon sono destinati a restare spenti e vuoti.‘’Sono previste infatti – precisa – almeno tre diverse proposte di mostre, in fase di progettazione avanzata, legate sia all’attualità (la tragedia della guerra e il ritorno dello spettro del nucleare) sia alle antichità romane, cioè per questo secondo caso, in linea con la vocazione naturale dello spazio espositivo. Tra queste mostre alcune sono attualmente in corso all’estero e altre coinvolgeranno il patrimonio delle raccolte capitoline’’.
A valle dell’approvazione del bilancio capitolino, ‘’i cui tempi come noto – scrive Gotor – sono dettati da motivazioni che nulla hanno a che fare con la politica culturale, sarà possibile (senza farlo prima, cadendo nella tanto vituperata “annuncite” che ha contraddistinto la precedente amministrazione) rendere pubblico il calendario dettagliato delle prossime mostre con un’apposita conferenza stampa’’.
‘’Infine, mi corre l’obbligo – conclude la lettera di Gotor – di ricordare che, cosi come il museo con la sua collezione permanente incentrata sull’importante monumento augusteo è e rimarrà regolarmente aperto al pubblico, così sarà del relativo bookshop al piano superiore. Ovviamente l’attività del bookshop dell’area mostre (al piano inferiore della struttura), che per sua natura è legata alle esposizioni in corso, riprenderà regolarmente non appena la prima di loro riaprirà, così come è sempre stato’’.