Architettura: festa per i 100 anni della Facoltà di Valle Giulia

Due mostre per raccontare la storia con studenti celebri, da Libera a Zevi, e per riflettere sul futuro. Un convegno internazionale nel 2021

Photo credit Fb @SapienzaRoma

Sono partiti i festeggiamenti per il centenario della Facoltà di Architettura a Valle Giulia – fondata nel 1935 dalla trasformazione della Regia Scuola Superiore di Architettura nata fra il 1919 e il 1920 -alla presenza di Gaetano Manfredi, ministro dell’Università, del rettore della Sapienza Eugenio Gaudio e della prima donna preside della facoltà, Anna Maria Giovenale.

Per celebrare la Facoltà, dove hanno studiato molte ‘’Archistar’’ come Adalberto Libera, Bruno Zevi, Paolo Portoghesi, Vengono inaugurate due mostre, una multimediale e una di materiali d’archivio.

«Il nostro domani è pieno di ottimismo –dice a ‘’Il Corriere della Sera’’ la preside Giovenale – perché questa storia importante che ci accompagna rappresenta un grande rapporto tra tradizione e innovazione. È un momento di riflessione per il ruolo dell’architetto, figura in grado di anticipare le grandi trasformazioni che riguardano la città contemporanea con la digitalizzazione, l’ambiente, un nuovo modo di progettare e di costruire».

«Con questo appuntamento celebriamo una storia lunga cento anni—ribadisce il rettore della Sapienza, Gaudio – fortemente connessa con il territorio ma soprattutto vetrina a livello internazionale della creatività e della capacità di visione del futuro».

Le celebrazioni proseguiranno nel 2021 con un convegno internazionale a cui parteciperanno tutte le Scuole d’Architettura italiane, nonché le più antiche e le più prestigiose del panorama internazionale. E tutte le manifestazioni dei 100 anni di Architettura alla Sapienza avverranno proprio nella sede di Valle Giulia, rinnovata nei suoi spazi: dal restaurato ingresso monumentale del progetto originario di Enrico Del Debbio negli anni 30, alle aule cablate per permettere collegamenti a distanza.

La storia di Valle Giulia – concludel’articolo di Lilli Garrone per ‘’Il Corriere della Sera‘’ – è infatti sempre stata molto presente nella città, dal suo primo preside, Marcello Piacentini, alle rivolte studentesche del ‘ß8. Le mostre: «Un viaggio tra storia, idee e protagonisti», è curata da un gruppo di docenti con Studio Azzurro, che ne ha elaborato i contenuti in un’installazione multimediale: una selezione di inediti documenti d’archivio compone invece la seconda, anteprima curata da Bartolomeo Azzaro, Simona Benedetti e Filippo Lambertucci, dedicata ai progetti per le sedi della Scuola di Architettura dal 1919 al 1963.

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