Mostra: Montefiascone omaggia Carlo Fontana, archistar del Seicento

Nella iniziativa culturale sponsorizzata dalla Banca del Fucino affiancano l’autore della cupola della cattedrale di Santa Margherita noti artisti contemporanei chiamati ad ispirarsi al valore simbolico dell’opera.

In occasione dei 350 anni della cupola della cattedrale di Santa Margherita di  Montefiascone, opera di Carlo Fontana, uno dei maestri del barocco, dal 29 giugno al 15 agosto, nel centro della Tuscia è aperta la Mostra “Carlo
Fontana – Fra la terra e il cielo”, che raccoglie anche sculture, installazioni e opere di architettura di diversi artisti italiani, come Berrettini, Paladino e Palmieri, chiamati a prendere ispirazione dal valore simbolico della cupola,
quale elemento di congiunzione tra cielo e terra e tra il divino e l’umano.
Il cardinale José Tolentino de Mendonça, Prefetto del Dicastero per la Cultura e l’Educazione, nel presentare la Mostra ha evidenziato i benefici dell’incontro fra l’arte contemporanea e un territorio come quello di
Montefiascone, ricco di storia, di arte e natura, che l’Associazione “Rocca dei Papi – per un’ecologia integrale”, promotrice della mostra, ha come finalità di valorizzare.
Non si tratta di distruggere o creare nuove città ipoteticamente più ecologiche – rileva nell’introduzione al catalogo il presidente Monsignor Fabio Faibene, Arcivescovo di Montefiascone – bisogna integrare la storia, la cultura e l’architettura di un determinato luogo, salvaguardandone la identità originale’’.
In questa prospettiva l’Associazione Rocca dei Papi ha elaborato il programma culturale, e in particolare la Mostra che celebra l’Archistar del Seicento, come lo storico dell’arte, Claudio Strinati, definisce Carlo Fontana, contemporaneo del Borromini e del Bernini, ma che fu fra i primi a incarnare la figura del progettista i cui suoi presupposti operativi – scrive Strinati nel catalogo – affondano costantemente le radici nella capacità dei grandi
maestri di affrancarsi sempre più dalle regole prestabilite e dalle convenzioni consolidate.
‘’L’opera di Carlo Fontana – afferma Lydia Saraca Colonnelli, storica dell’arte che ha curato il catalogo della mostra – conclude il secolo barocco e domina lo sviluppo costruttivo della città eterna tra la fine del Seicento e i primi anni
del Settecento’’.

Infine la Mostra ha avuto un importante sostegno da parte della Banca del Fucino, da sempre attenta alla valorizzazione del patrimonio artistico di Roma e del Lazio, che ha nel barocco una delle sue epoche più importanti. ‘’Siamo lieti – sottolinea infatti il presidente Mauro Masi – della realizzazione di questa iniziativa culturale, che lega un capolavoro architettonico del tardo barocco all’arte contemporanea, realizzando un fecondo dialogo artistico tra il
nostro tempo e un momento di straordinaria importanza della nostra storia culturale”.

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