Campidoglio: “Un 8 marzo infinto”, a Roma 60 eventi per tutto il mese

Dalle donne del Risorgimento alle artiste della Scuola Romana Tutti gli appuntamenti saranno disponibili in uno speciale calendario, suddiviso per orari e luoghi, disponibile sul portale di Roma Capitale

Sono almeno 60 gli eventi organizzato dal Campidoglio che si terranno a Roma nel mese di marzo per festeggiare la Giornata internazionale della donna. In una nota l’assessora capitolina alle Pari opportunità, Monica Lucarelli, spiega: “Un 8 marzo infinito, come il logo scelto per l’edizione 2022 della giornata dedicata alle donne. Il Campidoglio, grazie alla condivisione tra assessorato alle Attività produttive e alle Pari opportunità, commissione Pari opportunità e tutti i 15 Municipi romani, ha messo a punto una giornata davvero ricca di eventi e appuntamenti. Associazioni, istituzioni e scuole: tutti insieme per la realizzazione di oltre 60 eventi che daranno vita alla festa dell’8 marzo.

Tutti gli appuntamenti saranno disponibili in uno speciale calendario, suddiviso per orari e luoghi, disponibile sul portale di Roma Capitale. La novità di quest’anno è che la festa della donna non si fermerà alla mezzanotte dell’8 marzo, ma proseguirà per tutto il mese. E su tutto il territorio: in ogni municipio, in quasi tutti i quartieri. L’idea è quella di coinvolgere la cittadinanza in un’ampia riflessione sulla condizione della donna e alla valorizzazione delle figure femminili in ogni campo della vita sociale, economica e culturale di Roma e del mondo ci saranno spettacoli teatrali, concerti, letture pubbliche, passeggiate a tema, eventi sportivi”, aggiunge Lucarelli.

Due dei numerosi appuntamenti sono dedicati alla storia collettiva e alle vicende singole delle donne che presero parte attiva al Risorgimento, in particolare alla Repubblica Romana del 1849: Risorgimento al femminile: partecipare, condividere, lottare al Museo della Repubblica Romana e della memoria garibaldina e Giuditta e le altre: idealità e coraggio nel Risorgimento Romano al Mausoleo Ossario Garibaldino.

Nel video “Cinco mujeres / Cinque donne” si narra invece la storia di cinque donne curde che, superando le difficoltà della guerra e dei regimi dittatoriali, hanno reagito diventando imprenditrici. Le riprese sono state realizzate dalla famosa fotografa Begoña Zubero, di cui è in corso la mostra “NEEEV. Non è esotico, è vitale” al Museo di Roma In Trastevere.

Dalla lotta alla fascinazione muliebre sull’opera di grandi artisti, come nella scultura Donna Franca Florio ritratta da Pietro Canonica al Museo Pietro Canonica, ritratto della bellissima baronessa Franca Jacona di San Giuliano, moglie del grande imprenditore siciliano Ignazio Florio, o come il percorso animato e partecipato per tutti al Museo Napoleonico Visioni e racconti di donne Bonaparte fuori da schemi e … cornici, alla scoperta delle figure femminili che popolano il museo.

Si passa poi dalle donne ritratte alle donne che ritraggono nell’incontro Le artiste della Scuola Romana, vite e viaggi tra Roma e l’Europa al Museo della Scuola Romana a Villa Torlonia, con la celebrazione delle artiste che hanno rinnovato l’ambiente culturale romano interbellico attraverso la loro arte e la loro personalità. Fra queste, Edita Walterowna Broglio, Antonietta Raphaël Mafai, Pasquarosa, Adriana Pincherle e Katy Castellucci.

L’appuntamento Dalla donna ritratta alla donna artista, alla Galleria d’Arte Moderna, è invece un inedito viaggio dalle sculture della collezione permanente fino alle opere esposte nella mostra in corso “Materia Nova”, con la presenza della donna sia come “oggetto” della rappresentazione sia come artista.

Nel ricco programma non mancano incontri dedicati alle figure femminili nell’antichità come nell’appuntamento Le donne ai tempi degli imperatori ai Mercati di Traiano, che offre una nuova percezione della donna romana, lontana dall’ideale di colei che “custodiva la casa filando la lana”. Infine, è possibile approfondire il ruolo sociale della donna negli itinerari Diventare donne rispettabili! La dote, il matrimonio, i figli oppure Le donne di Campo Marzio: meretrici, partorienti, mammane e modelle, una passeggiata per ripercorrere la storia di Campo Marzio attraverso le vicende delle figure femminili che lo hanno animato tra il XVI e il XIX secolo: dal Convento delle Convertite al “Serraglio delle pubbliche meretrici”. E ancora, sulla presenza femminile in ambienti politici di potere: Livia e Giulia: relazioni pericolose nella famiglia di Augusto e Cleopatra e le altre: le donne del Sepolcreto della via Ostiense.

Diverse sono le mostre dedicate alla tematica femminile ospitate nei musei civici.

Il Museo di Roma in Trastevere propone due esposizioni fotografiche che raccontano la realtà attraverso lo sguardo della sensibilità visiva: Prima, donna. Margaret Bourke-White documenta attraverso oltre cento immagini la visione e la vita controcorrente della fotografa statunitense, una tra le figure più rappresentative ed emblematiche del fotogiornalismo (a corredo della mostra anche il ciclo di incontri “Storie di fotografe e di immagini”) mentre NEEEV. Non è esotico, è vitale ospita una selezione di diciotto fotografie di grande formato di Begoña Zubero, che descrive la ricostruzione della città di Mosul dopo la terribile offensiva che ha portato alla sconfitta dello Stato Islamico.

Ancora, al Museo di Roma la mostra Segni è un progetto pedagogico, fotografico e di comunicazione, sul tema della violenza contro le donne, per sensibilizzare i giovani studenti e fornire loro strumenti culturali e cognitivi per contribuire alla prevenzione del fenomeno.

A Villa Borghese, nel Tempietto di Diana è visibile l’installazione artistica dell’artista Guido Iannuzzi dal titolo Dafne is back. L’opera è una sorta di sequel concettuale del mito tradizionale di Dafne e Apollo, che viene attualizzato nel momento in cui Dafne torna libera e non più imprigionata nella pianta di alloro in cui si era trasformata per fuggire alla violenza.

 

 

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