Tutto pronto per la presentazione della mozione per scongiurare la chiusura del Cinema Maestoso. Oggi pomeriggio alle 15,00 , nella sede del Municipio VII di Roma, un documento firmato Biondo-Vitrotti-Gugliotta-Stelitano – consiglieri d’opposizione in quota PD – cercherà di impegnare l’amministrazione municipale a “mettere in campo tutte le azioni necessarie per scongiurare la chiusura del cinema”.
La battaglia per la salvaguardia del Maestoso – e dei posti di lavoro dei suoi dipendenti – passa dunque dalla mobilitazione civica a quella politica, con i firmatari convinti dell’importanza del multisala per l’intero municipio.
I firmatari, in sintesi, temono che la chiusura del cinema aperto nel 1957 rappresenti un impoverimento del patrimonio storico-artistico del quartiere e significhi una perdita inaccettabile di posti di lavoro.
“Dalla commissione capitolina è emerso che non è Circuito Cinema che se ne vuole andare il 3 giugno ma è la proprietà del Maestoso che gli ha chiesto di andare via – spiega a Radiocolonna Francesca Biondo, consigliera dem – ho chiesto di appurare se non siano stati presentati progetti che giustifichino tutta questa fretta.”
Biondo confida anche la difficoltà nel risalire alla reale proprietà della struttura, che sembrerebbe di proprietà di una società immobiliare, poi fallita, e rilevata da alcuni istituti di credito.
I promotori della mozione hanno chiesto anche la sussistenza o meno, presso il MIBACT, di vincoli che ‘costringano’ il Maestoso a rimanere un cinema.
“Un tema insidioso – racconta Biondo – perché il vincolo da una parte tutela l’esistente ma dall’altro rischia di rievocare la storia del Metropolitan, che è rimasto chiuso e non s’è garantita la tutela dei lavoratori.”
La mobilitazione per il Maestoso prosegue anche fuori dalle aule consiliari con presidi, banchetti per la raccolta firme e iniziative culturali.