Anche quest’anno l’obiettivo del contest “Roma Young Talents”, promosso dalla CNA di Roma, Daydream Studio, e realizzato in collaborazione con Altaroma e con il contributo della Camera di Commercio di Roma, è stato quello di dare spazio e visibilità ai designer ed alle professionalità operanti nel territorio romano, per contribuire ad arricchire il polo della moda capitolina di un importante osservatorio sulle nuove leve.
Durante la serata, che si è svolta nella suggestivo hub culturale del “Monk”, sono stati proiettati in prima nazionale i fashion film e gli shooting realizzati da Daydream Studio per progetti finalisti e svelati i nomi dei 6 giovani vincitori: Premio Alta Sartoria (Nicoletta Cavezza), Premio Creatività Contemporanee (Emanuela Madonna), Premio Imprenditoria Femminile (Claudia D’Andrea), Premio Sustainable Fashion (Natapartenope), Premio Prêt-à-Porter (Anna Maria Gjoka) e Premio Roma Young Talents (Matteo Cesarotti e Nicola Minotti).
In merito a questa bella iniziativa di promozione di nuovi talenti della moda romana, è intervenuta la Presidente della CNA di Roma, Maria Fermanelli, che con soddisfazione ha sottolineato che “Siamo molto soddisfatti dal risultato ottenuto in sole due edizioni di Roma Young Talents, il contest nato per promuovere talenti emergenti del mondo della moda, ideato e organizzato dalla CNA di Roma e Daydream Studio, realizzato in collaborazione con Altaroma e con il contributo di Camera di Commercio di Roma” – e ricorda Fermanelli che – “Grazie anche alla presenza dell’Assessore Alessandro Onorato, questa iniziativa ha contribuito a creare un ecosistema in grado di far crescere il brand Roma, fatto di designer, di imprese, di scuole ed accademie di moda, di stampa, di istituzioni in grado di riuscire a promuovere il connubio imprescindibile tra fashion, cultura, musica ed intrattenimento e per rendere evidente quanto la moda possa e debba permeare tutta la nostra città”.
Gli ha fatto eco anche l’Assessore alla Moda, Grandi Eventi, Turismo e Sport di Roma Capitale, Alessandro Onorato, che nel ringraziare la CNA di Roma ha ricordato che “Grazie all’ottimo lavoro della CNA di Roma e di tutto lo staff organizzativo, il contest Roma Young Talents si è affermato come una vetrina straordinaria e un’opportunità concreta per incoraggiare e sostenere i talenti migliori della moda romana e non solo. Roma ha ritrovato dopo oltre 20 anni la centralità che merita nel mondo del fashion, che è uno degli asset fondamentali di sviluppo della nostra città e che abbiamo rilanciato insieme alla cultura, al turismo, all’intrattenimento. Tutt’ora a Roma ci sono le più importanti accademie internazionali, le migliori scuole pubbliche di formazione e ogni anno si formano grandi talenti” – ma sottolinea Onorato – “Peccato però che se manca il resto del sistema, se mancano le imprese e le opportunità di lavoro, questi talenti migrano all’estero. Mentre sarebbe normale il contrario: chi sceglie di studiare a Roma, venendo anche da fuori, dovrebbe avere l’opportunità di proseguire il suo percorso lavorativo in città. Per questo abbiamo lavorato per riportare i grandi eventi in città, dando certezze agli investitori e semplificando gli iter amministrativi. Serve che le grandi aziende investano nella città, ma anche che se uno studente ha un talento e l’ambizione di misurarsi possa ottenere qui il sostegno necessario”.
Arrivano anche le parole del Segretario della CNA di Roma, Stefano Di Niola, che nel ricordare l’importanza del settore moda per Roma, aggiunge “Non possiamo dimenticare che in Italia la moda vale circa 90 mld di € e secondo alcune ricerche, nel 2022 avrebbe addirittura sfiorato i 100 mld, nonostante la crisi energetica. Stiamo parlando di un settore in cui il valore dell’export ha superato gli 80 mld, conta circa 45.000 imprese, soprattutto PMI, e 400.000 addetti. Se pensiamo alla filiera lunga del tessile allora la platea si allarga e passa circa 171.000 aziende più di 780.000 addetti”
Conclude Di Niola, “Il sistema Moda (filiera lunga, quindi anche commercio specializzato) comprende nella sola Capitale, di un totale 14.500 di cui 2300 sono artigiane e rappresentano un caleidoscopio vario e ricco che comprende eccellenze che contribuiscono in misura rilevante all’esportare nel mondo la creatività e la potenza del Made in Italy”.