“A Rieti 4mila in piazza senza distanziamento al concerto di Cristina D’Avena alla Fiera del Peperoncino: chi l’ha autorizzato? Perche’ non ci sono stati controlli? Quello che si temeva si e’ verificato, allarmi rimasti inascoltati. Viminale e Ministero Salute dicano chi ha sbagliato”. Lo scrive su twitter il deputato di Italia Viva Michele Anzaldi.
All’interno dell’area fiere, dove si è svolto il concerto, erano previsti 450 posti a sedere, si sono invece radunate lì attorno alcune migliaia di persone, facendo temere che lo spettacolo possa trasformarsi in una bomba virale.
“In realtà però l’ipotesi sembra fortunatamente piuttosto remota – scrive La Repubblica – Si sono avvicinate allo spazio dove si stava esibendo Cristina D’Avena molte persone, ma nell’area fiere, nel centro di Rieti, dove seppure all’aperto è obbligatoria anche la mascherina, si entra solo con Green Pass. È stato allestito un punto per tamponi a prezzo calmierato e tamponi gratuiti per i giovani. Ed è improbabile che la folla immortalata vicino al concerto possa trasformarsi in un veicolo per il Covid.
Durante l’evento, tra l’altro, nell’area riservata al dibattito politico, lo stesso sottosegretario alla salute Pierpaolo Sileri- aggiunge il quotidiano – si è complimentato con l’organizzazione della fiera”.
“È incoraggiante tornare a vedere manifestazioni come questa – ha detto – e soprattutto la partecipazione ordinata e festosa di tanta gente. Certo, manteniamo l’osservanza delle regole indossando la mascherina e accedendo con il nostro Green pass. Ma è un bellissimo segnale di ripresa, reso possibile dal rispetto delle regole: da parte degli organizzatori e di tutti i partecipanti, che desidero ringraziare per il senso di responsabilità e collettività”.