Cultura, l’intero sistema vale 250 miliardi

La provincia di Roma, con il 10%, è al primo posto in Italia per incidenza del valore aggiunto del Sistema Produttivo Culturale e Creativo sul totale dell’economia

La cultura uno dei motori trainanti dell’economia italiana. È quanto si evince sfogliando il Rapporto 2017 “Io sono cultura – l’Italia della qualità e della bellezza sfida la crisi”, elaborato da Fondazione Symbola e Unioncamere e presentato questa mattina al Ministero dei Beni Culturali. Nel dettaglio, il Sistema Produttivo Culturale e Creativo, fatto da imprese, PA e non profit, genera 89,9 miliardi di euro e ‘attiva’ altri settori dell’economia, arrivando a muovere nell’insieme 250 miliardi, equivalenti al 16,7% del valore aggiunto nazionale.

 

Un dato comprensivo del valore prodotto dalle filiere del settore, ma anche di quella parte dell’economia che beneficia di cultura e creatività e che da queste viene stimolata, a cominciare dal turismo. Una ricchezza che si riflette in positivo anche sull’occupazione: il solo Sistema Produttivo Culturale e Creativo dà lavoro a 1,5 milioni di persone (quasi 22mila unità in più del 2015), che rappresentano il 6% del totale degli occupati in Italia. Nel complesso quello produttivo culturale e creativo è un sistema con il segno più: nel 2016 ha prodotto un valore aggiunto superiore rispetto all’anno precedente (+1,8%), sostenuto da un analogo aumento dell’occupazione (+1,5%). Crescite lievemente superiori a quelle relative al complesso dell’economia (+1,5% di valore aggiunto e +1,3% di occupazione).

 

Il trend positivo del sistema culturale è stato favorito anche dall’Art Bonus, il credito d’imposta introdotto nel 2014 grazie al quale sono nati 5.216 mecenati che nell’insieme hanno donato 123 milioni di euro. Una misura che sta contribuendo ad un avvicinamento potenzialmente dirompente tra patrimonio storico artistico e forze della società.

 

La provincia di Roma, con il 10%, è al primo posto in Italia per incidenza del valore aggiunto del Sistema Produttivo Culturale e Creativo sul totale dell’economia. Questo uno dei dati più importanti emersi dal Rapporto 2017 “Io sono cultura – l’Italia della qualità e della bellezza sfida la crisi”, elaborato da Fondazione Symbola e Unioncamere e presentato questa mattina al ministero dei Beni Culturali. Alle spalle della Capitale si piazza Milano (con il 9,9%), terza Torino, attestata sulla soglia dell’8,6%. Seguono Siena (8,2%), Arezzo (7,6%) e Firenze (7,1%).

 

E ancora: Aosta, attestata al 6,9%, Ancona (6,8%), Bologna e Modena, entrambe al 6,6%. In termini di occupazione, la leadership per incidenza dei posti di lavoro sul totale dell’economia è da attribuire invece a Milano, attestata al 10,1%. Al ridosso si collocano Roma (8,7%), Arezzo (8,6%%), Torino (8,2%), Firenze (7,6%), Modena Bologna e Trieste (tutte e tre al 7,5%), Monza-Brianza ( 7,3%) e Aosta (7,2%). A livello regionale, il peso delle grandi aree metropolitane a specializzazione culturale e creativa si fa sentire. Il Lazio si colloca primo (8,9%) seguito dalla Lombardia (7,2%). Dopo la Valle d’Aosta, troviamo il Piemonte (6,7%) e le Marche (6,0%). Sul fronte dell’occupazione, i primi quattro posti sono ripetuti nell’ordine: primo è il Lazio (7,8%), seguito da Lombardia, Valle d’Aosta e Piemonte. La quinta piazza, in questo caso, è occupata dall’Emilia Romagna.

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