Cultura: nel Lazio 24 milioni per teatri, cinema e luoghi storici

Il piano prevede interventi di manutenzione e restauro di teatri e sale cinematografiche, con l’obiettivo di migliorare la fruibilità e la sicurezza degli spazi destinati al pubblico

Nel Lazio parte l’iter per l’approvazione del piano da 24 milioni di euro per il recupero dei luoghi della cultura, quindi teatri, cinema e siti storici. La commissione Cultura del Consiglio regionale del Lazio, presieduta dal consigliere della lista civica Rocca, Mario Luciano Crea, ha esaminato lo schema di deliberazione, concernente l’attuazione della legge regionale del 29 dicembre 2023 e la legge di stabilità 2024.

Il provvedimento, illustrato dal direttore della direzione regionale Cultura, Luca Fegatelli, definisce il “piano di interventi straordinari per la valorizzazione dei teatri, delle sale cinematografiche, dei palazzi storici, dei luoghi di culto, degli spazi archeologici e ricreativi del Lazio”, con una dotazione complessiva di 24 milioni di euro. Lo schema di deliberazione “mira a finanziare progetti di restauro, adeguamento strutturale, efficientamento energetico e valorizzazione culturale di immobili di particolare interesse storico, artistico e sociale dislocati sul territorio regionale”, ha sottolineato il presidente Crea.

Il piano, predisposto in attuazione della legge di stabilità 2024, prevede interventi di manutenzione e restauro di teatri e sale cinematografiche, con l’obiettivo di migliorare la fruibilità e la sicurezza degli spazi destinati al pubblico. Inoltre, punta alla valorizzazione di palazzi storici e luoghi di culto che rivestono un ruolo rilevante nella vita culturale e identitaria delle comunità locali. E sostiene la riqualificazione di siti archeologici e spazi ricreativi, anche attraverso progetti di accessibilità, digitalizzazione e nuove tecnologie per la promozione turistica. Infine, il piano prevede la collaborazione con enti locali, fondazioni, associazioni culturali e soggetti privati per massimizzare l’impatto degli investimenti.

Secondo quanto illustrato dal direttore Fegatelli, la programmazione degli interventi sarà guidata da criteri di equilibrio territoriale, per assicurare una distribuzione omogenea delle risorse tra le diverse province del Lazio, e da parametri di urgenza e rilevanza culturale dei beni individuati. Dopo l’illustrazione del provvedimento, il presidente Mario Luciano Crea ha ricordato che i commissari potranno presentare eventuali osservazioni o proposte integrative entro le ore 12 di lunedì 3 novembre 2025. Questo piano rappresenta “un importante passo verso la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale diffuso del Lazio, che costituisce un volano strategico per turismo, occupazione e identità regionale”, ha concluso Crea

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