Da Renato Zero alla Festa di San Patrizio, gli eventi del fine settimana a Roma

Grande attesa il 16 marzo per Brad Mehldau, uno dei più importanti pianisti jazz del nostro tempo

L’ultimo fine settimana d’inverno offre, a Roma, un calendario ricco di eventi che spaziano dall’arte alla musica, passando per cinema, danza e celebrazioni folkloristiche. Ad aprire il cartellone sabato e domenica alla Città dell’altra economia, ci sono i festeggiamenti per la festa di San Patrizio. A Roma come a Dublino, infatti, uno spazio di 4.000 metri quadrati sarà allestito come un vero e proprio quartiere di Dublino ricco di Irish Pub con musica, attrazioni, street food e tanta birra. Passando alla musica, anche questo fine settimana, sono molteplici i concerti in programma. Dopo il debutto di ieri, Renato Zero prosegue il ciclo di live al palazzo dello Sport dell’Eur “Autoritratto” per presentare il suo nuovo album. Un’opera destinata a tracciare, con la più bella calligrafia zeriana, una pagina inedita della sua ricchissima produzione artistica e della ultracinquantennale carriera musicale.

I Marlene Kuntz saranno invece in concerto, domani all’Orion, a Ciampino, alle porte di Roma. La band celebrerà i trenta anni di Catartica, l’album che ha fatto la storia del rock. Per la Fondazione Musica per Roma, invece, ancora una settimana di grandi eventi all’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone. Fino al 15 marzo, in Sala Petrassi, continuano i concerti per celebrare i primi 30 anni di carriera del cantautore romano Daniele Silvestri con il resident show “Il cantastorie recidivo”. Il 15 marzo al Teatro Studio Borgna è in calendario il live di Antonio Fresa, pianista, compositore e direttore d’orchestra che accompagnerà gli spettatori in un viaggio attraverso le sei emozioni di base della psiche umana: amore, rabbia, orgoglio, felicità, paura e tristezza.

Grande attesa il 16 marzo per Brad Mehldau, uno dei più importanti pianisti jazz del nostro tempo, che si esibirà in piano solo nella Sala Sinopoli. Week end di inaugurazioni per quanto riguarda il panorama artistico di Roma. Il Museo Napoleonico ospita dal 15 marzo un’esposizione dedicata al collezionismo di arte orientale e giapponese: Giuseppe Primoli e il fascino dell’Oriente, in concomitanza con la mostra “Ukiyoe. Il mondo fluttuante. Visioni dal Giappone” in corso al Museo di Roma a Palazzo Braschi. La mostra è promossa da Roma Capitale, assessorato alla Cultura, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali ed è curata da Elena Camilli Giammei, Laura Panarese e Marco Pupillo; organizzazione Zètema Progetto Cultura. Al centro del percorso espositivo è una rara raccolta di 14 kakemono appartenuti a Giuseppe Primoli, strisce rettangolari di carta o tessuto di varia lunghezza da appendere in verticale, dipinti ad acquerello e inchiostro con soggetti classici della pittura giapponese del genere “fiori e uccelli”: composizioni che ritraggono fiori, rami con foglie e frutti, uccelli, gufi, gru, aironi, farfalle, paesaggi lacustri. Nove di questi manufatti, conservati abitualmente nei depositi del Museo Napoleonico, sono stati di recente oggetto di un restauro e tornano visibili al pubblico dopo alcuni anni; gli altri cinque kakemono della collezione, anch’essi restaurati di recente, provengono invece dalla vicina Fondazione Primoli.

Un viaggio attraverso la biodiversità del nostro pianeta, alla scoperta delle tante splendide specie che lo abitano è invece al centro della prossima presentazione editoriale in programma domani presso il Museo Civico di Zoologia, nell’ambito della rassegna “Libri al Museo”, il ciclo a cura della Sovrintendenza capitolina, che ospita in varie sedi museali la presentazione di pubblicazioni dedicate alla storia dell’arte, alla museologia e ai beni culturali. Aperte al pubblico, le presentazioni coinvolgono autori ed esperti del settore, mettendo al corrente i visitatori sulle novità e sul dibattito attuale. Al Palazzo delle Esposizioni a Roma, il 16 e 17 marzo torna il Festival “Punti di vista” che dedica questa seconda edizione al Segno e alla Lingua dei Segni. Un ricco calendario di eventi in Lis con traduzione in lingua italiana, con visite alle mostre in corso guidati da storici dell’arte e astrofili sordi, performance di artisti sordi, convegni universitari sul tema della sordità, racconti di esperienze sulle ricerche di segni specifici Lis in ambiti scientifici o artistici, proiezioni di cinema sordo, letture e laboratori in Lis e tanto altro ancora.

Al Macro, il 17 marzo termina la mostra “Hear Alvin Here” dedicata ai 50 anni di ricerca musicale del compositore Alvin Curran. Proseguono ancora le altre mostre in corso: “25 Years of Always Stress with Bless” dedicata al duo parigino e berlinese Bless, studio transdisciplinare nato nel 1995 dalla collaborazione di Desiree Heiss con Ines Kaag e che lavora ai confini tra moda, design e interventi nello spazio in forma di oggetti e la mostra Triviale che, attraverso installazioni e video, presenta il lavoro dell’artista francese, di base a Roma, Pauline Curnier Jardin (entrambe le esposizioni sono visitabili fino al 12 maggio). E ancora la mostra “… E Prini”, che presenta oltre 250 opere dell’artista Emilio Prini realizzate tra il 1966 e il 2016 (fino al 31 marzo).

Passando al cinema, infine, presso la Casa del Cinema a Villa Borghese, prosegue la rassegna “Signore e Signore”, una lunga carrellata di personaggi e attrici indimenticabili, tra classici e nuove proposte. Per il ciclo Cinema e Shoah, a cura della Fondazione Museo della Shoah, il 17 marzo alle 16 appuntamento con la proiezione di “Un sac de billes” diretto da Christian Duguay. Presenta: Francesca Nocerino. Nella Sala Cinema del Palazzo delle Esposizioni torna, invece, l’appuntamento con “A qualcuno piace classico”, giunta alla sua tredicesima edizione, la rassegna propone al pubblico il grande cinema del passato con proiezioni esclusivamente in pellicola.

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