Dalla Chiesa: una mostra per ricordare l’uomo e il Generale

Al museo storico dell’Arma dei Carabinieri di Roma un percorso di documenti, fotografie e filmati per tramandare ai giovani la vita del “grande servitore” dello Stato

Dopo le celebrazioni che i Carabinieri hanno dedicato all’anniversario dell’assassinio, 40 anni fa, del Generale Carlo Alberto dalla Chiesa, da soli tre mesi Prefetto di Palermo, la mostra “L’uomo e il Generale”, viene ospitata dal 6 settembre al 6 novembre, presso il Museo storico dell’Arma di piazza del Risorgimento 49, prima di migrare nelle maggiori città del Paese.

 

L’obiettivo è quello di tramandare alle giovani generazioni il racconto della vita di un “Servitore dello Stato” che “fedele nei secoli” diede la vita per il proprio Paese contro le forze del male, come le definì il Cardinale Salvatore Pappalardo nella omelia ai funerali di Stato nella Cattedrale di Palermo il 4 settembre 1982.

 

‘’Nel luogo giusto – rileva l’assessore alla cultura di Roma, lo storico Miguel Gotor , intervenuto all’inaugurazione– ricordiamo un soldato, che dove c’era bisogno di combattere per la democrazia degli italiani c’è stato, contro la mafia e il terrorismo, pagando questo impegno con la vita’’.

 

‘’Non dobbiamo dimenticare di sensibilizzare la memoria facendo conoscere ai cittadini, in modo particolare ai giovani e alle scuole i molteplici aspetti della vita di un uomo, marito e fedele servitore dello Stato e delle istituzioni nell’affermazione della legalità fino all’estremo sacrificio’’.  Il vice comandante dell’Arma Generale Maurizio Detalmo Mezzavilla cosìconclude l’intervento all’inaugurazione della mostra, alla quale sono intervenute oltre alle rappresentanze dell’Arma e le figlie di Dalla Chiesa, Rita e Simona, il giornalista Massimo Giletti, e alcuni sponsor delle celebrazione dell’anniversario, fra i quali Valter Mainetti, Ceo di Sorgente Group Italia ed editore de ‘’Il Foglio’’, accompagnato dalla moglie Paola.

 

“L’importante è non dimenticare, e gli eventi promossinell’anniversario dell’assassinio del Generale dalla Chiesa, dal Concerto milanese alla mostra itinerante, -afferma Mainetti – oltre a onorare un grande servitore dello Stato, sono una testimonianza di quanto l’Arma dei Carabinieri e le altre forze di Polizia garantiscano la sicurezza e rafforzino con la loro azione la fiducia nelle istituzioni’’.

 

Organizzata da Publimedia e curata dal giornalista Andrea Pamparana, 20 pannelli espositivi e 10 video, raccontano la vita di Carlo Alberto dalla Chiesa, da giovane soldato e membro della Resistenza, alla prima lotta alla mafia corleonese dopo l’omicidio del sindacalista Placido Rizzotto e il coinvolgimento del boss Luciano Liggio.

Segue una documentazione del periodo della lotta al terrorismo brigatista cui Carlo Alberto dalla Chiesa diede, coi suoi uomini, un contributo decisivo, fino al ritorno in Sicilia, nel 1982, nominato Prefetto di Palermo, alla sera del 3 settembre in cui i killer mafiosi eseguirono la loro terribile sentenza, uccidendo anche la moglie Emanuela Setti Carraro e l’agente di scorta Domenico Russo.

Il percorso espositivo all’interno del rinnovato Museo Storico si snoda attraverso fotografie e filmati, grazie alla collaborazione con l’Agenzia Ansa, l’Istituto Luce e la Rai. Al termine della visita un pannello finale riporta una delle frasi più celebri del Generale Dalla Chiesa: ‘’ Certe cose non si fanno per coraggio, si fanno per guardare più serenamente negli occhi i propri figli e i figli dei nostri figli’’.

In occasione del quarantennale della strage il 3 settembre, il messaggio del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha sottolineato proprio questo concetto riferendosi alla lezione di vita del Prefetto dalla Chiesa e alla memoria delle vittime del vile attestato. Secondo il Presidente esse rivivono nell’impegno delle donne e degli uomini che nelle istituzioni e nella pubblica amministrazione operano per la difesa della legalità, dei giovani che vogliono costruire una società più giusta e trasparente, dei tanti cittadini che, consapevoli dei loro diritti e doveri, avversano responsabilmente la cultura della sopraffazione e della prevaricazione.

Per i visitatori è disponibile gratuitamente un volume/catalogo arricchito da ulteriori immagini e notizie. La mostra oltre a essere disponibile online, sarà successivamente allestita a Milano, Torino e Palermo.

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