E’ andata deserta l’asta di oggi del Casino dell’Aurora, l’unica struttura superstite di villa Ludovisi, una delle residenze private piu’ belle della Roma pre-unitaria, vicino via Veneto. La procedura di vendita del complesso monumentale e dei suoi tesori, primo tra tutti l’unico affresco di Caravaggio esistente al mondo (“Camerino di Giove Nettuno e Plutone o Gabinetto alchemico”), cominciava alle 15, ma nessuno si è fatto avanti, nonostante i nomi circolati per acquisire il villino fossero clamorosi, da Bill Gates al sultano del Brunei oltre a un emiro del Qatar.. Il nuovo appuntamento è stato fissato per il 7 aprile.
All’origine della vicenda il mancato accordo tra gli eredi del principe don Nicolo’ Boncompagni Ludovisi, proprietario della dimora, morto nel 2018.
Nel Casino dell’Aurora – circa 2800 mq di superficie – ci sono anche le cinque sale affrescate dal Guercino e poi sculture, stucchi, statue, colonne e lo splendido giardino.
I dettagli della vendita del complesso monumentale sono sul sito ‘Fallco Aste, vendite di beni giudiziari’ che segna come prezzo base 471.000.000 euro, con un minimo di 353.250.000 euro: si tratta di “un patrimonio tale da rendere di fatto l’abitazione un polo museale”.
La Soprintendenza Speciale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Roma ha richiesto, tra le altre cose, il restauro dei beni architettonici ed artistici. Opere che rimarranno a carico del futuro acquirente, il cui costo (valutato in circa 11.000.000 di euro) e’ stato detratto dal valore d’asta. “L’acquisto e’ soggetto alla condizione sospensiva del mancato esercizio della prelazione da parte dello Stato”, si spiega. Ed e’ proprio facendo leva su questa ‘clausola’ che gia’ da tempo e’ stata lanciata una petizione su Change.org rivolta direttamente al ministro della Cultura Dario Franceschini per far si’ che lo Stato italiano eserciti il diritto di prelazione in tempo utile e blocchi la vendita a privati della bellissima dimora.