È morto a Roma Paolo Taviani, maestro del cinema italiano con il fratello Vittorio

Lunedì 4 marzo si terrà la cerimonia laica funebre alla Promototeca del Campidoglio dalle 10:00 alle 13.

È morto il regista e sceneggiatore Paolo Taviani, che con il fratello Vittorio ha formato la coppia più impegnata e importante del cinema italiano del secondo dopoguerra. Si è spento ieri nella clinica Villa Pia a Roma a 92 anni, dopo una breve malattia. Accanto a lui, fino all’ultimo, la moglie Lina Nerli, costumista di fiducia dei due fratelli registi e di tanti altri film, e i figli Ermanno e Valentina.

Lunedì 4 marzo si terrà la cerimonia laica funebre alla Promototeca del Campidoglio dalle 10:00 alle 13. Con Paolo Taviani “ci lascia un grande maestro del cinema italiano. Insieme al fratello Vittorio, ha firmato film indimenticabili, profondi, impegnati, che hanno saputo entrare nell’immaginario collettivo e nella Storia del cinema. Un abbraccio affettuoso alla famiglia”. Lo scrive su X (ex Twitter), il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri

Era nato a San Miniato l’8 novembre 1931 nel pisano ed era di poco più di due anni più grande di Vittorio, scomparso all’età di 88 anni il 15 aprile 2018. ‘I fratelli Taviani’ sono diventati nel tempo un vero e proprio ‘marchio cinematografico’. Nel 1967 iniziarono un’attività autonoma, dirigendo, da allora sempre insieme. Il primo film fu ‘I sovversivi’. Coerenti interpreti di un cinema civilmente impegnato, nella seconda fase della loro carriera, pur continuando a rappresentare la necessità e il rimpianto dell’utopia, si sono dedicati soprattutto alla rievocazione del passato e alla trascrizione filmica di opere letterarie.

I film di maggior successo

Tra i film di maggior successo dei fratelli Taviani figurano: ‘Sotto il segno dello Scorpione’ (1969); ‘San Michele aveva un gallo’ (1971); ‘Allonsanfàn’ (1974); ‘La notte di San Lorenzo’ (1982); ‘Kaos’ (1984), ispirato alle novelle di Luigi Pirandello; ‘Fiorile’ (1993); ‘Le affinità elettive’ (1996) dall’originale romanzo omonimo di Goethe; ‘Tu ridi’ (1998).

Nella loro filmografia spicca ‘Padre padrone’ (1977), dal libro-simbolo dello scrittore sardo Gavino Ledda, vincitore della Palma d’Oro e del Premio della Critica al Festival di Cannes con Roberto Rossellini presidente della giuria. La pellicola ottenne anche il Gran Prix al Festival di Berlino, il David di Donatello speciale e il Nastro d’Argento per la miglior regia.

 

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