Il 5 aprile di 25 anni fa moriva Kurt Cobain. Il leader del gruppo grunge più famoso della storia, i Nirvana, si uccideva sparandosi un colpo di fucile alla testa a soli 27 anni. Ed entrava così nel ‘Club 27’ come (prima di lui) Jimi Hendrix, Jim Morrison, Janis Joplin e (dopo di lui) Amy Winehouse.
Il suo testamento è stato una lettera a Boddah, il suo amico immaginario, nella quale cita una canzone di Neil Young: «It’s better to burn out than to fade away» (“È meglio bruciare in fretta che spegnersi lentamente”).
Nel 1991 con ‘Nevermind’, il gruppo porterà l’alt-rock in vetta alle classifiche, dando voce alle inquietudini di quella che allora veniva chiamata la Generazione X.