Fase 2: sovrintendente Fuortes, a Roma opera all’aperto

Il sovrintendente dell'Opera di Roma parla con il 'Corriere della Sera' del nuovo cartellone lirico condizionato dalle misure anti Covid.

Una vera stagione estiva, all’aperto, nel mese di luglio abbiamo accolto l’idea della sindaca Raggi per piazza di Siena, ideale per evitare assembramenti e per montare un impianto e una platea con gradinata conformi alle disposizioni”. Il sovrintendente dell’Opera di Roma, Carlo Fuortes, parla con il ‘Corriere della Sera’ del nuovo cartellone lirico condizionato dalle misure anti Covid. “Il pubblico avra’ posti assegnati numericamente e non potra’ stare in piedi – spiega – La speranza e’ che col passare del tempo le prescrizioni vengano modificate allargando la capienza.

A Caracalla, dove abbiamo sempre proposto l’estate lirica, non si puo’ fare nulla perche’ non e’ compatibile con le norme, non e’ possibile ridurre quella platea da 4500 spettatori”. “Apriremo con ‘Rigoletto’ di Verdi – continua Fuortes – diretto da Daniele Gatti, sara’ una nuova produzione con la regia di Damiano Michieletto pensata per essere compatibile con i vincoli anti Covid. Anche i cantanti sono di altissimo livello, tutti italiani, Luca Salsi, Vittorio Grigolo, Rosa Feola. Il comitato insediato a Palazzo Chigi ha dato il via libera a spettacoli all’aperto fino a 1000 persone, compresi artisti e maestranze, allora oltre ai concerti si puo’ fare l’opera. Ma saranno spettacoli che devono tenere conto dei limiti dello spazio scenico, le regie sono concepite per l’aria in cui si agisce, attenendosi a cio’ che si puo’ fare e non si puo’ fare, per esempio i cantanti non si possono toccare”.

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