Fiumicino: riapre il museo delle navi, alla scoperta della magia del mare

Inaugurato dopo 20 anni di restauro il padiglione-hangar che custodisce cinque relitti romani perfettamente conservati. Aperto al pubblico dal 12 0ttobre.

Un’Odissea che passa il testimone ad un’Eneide. Metafora letteraria che calza a pennello per il Museo delle Navi di Fiumicino. Il mare di Enea e degli eroi epici, in fondo, è lo stesso, perché tutte le rotte del Mediterraneo portavano a Roma. E ci sono voluti quasi vent’anni per far rinascere questo padiglione-hangar storico che custodisce – nel punto esatto in cui vennero scoperti – i cinque relitti romani perfettamente conservati, riportati alla luce tra il 1958 e il ’65 durante i lavori di realizzazione dell’aeroporto.

Un tesoro particolare – scrive Laura Larcan su ‘’Il Messaggero’’ –  sprofondato nell’oblio nel 2002, quando ci si accorse che la struttura architettonica era fuori norma, con tanto di amianto sul tetto.

Siamo in via Alessandro Guidoni, dove il 12 ottobre si riaprono i portoni. Gratuitamente. Che il viaggio abbia inizio, allora. Protagonisti, i «giganti lignei in grado di trasportare anche settanta tonnellate di mercé», sottolinea a ‘’Il Messaggero’’ il direttore del parco archeologico di Ostia Antica Alessandro D’Alessio che ha in consegna il Museo.

Un progetto avviato dall’ex direttrice Mariarosaria Barbera e guidato da Renato Sebastiani. Al piano terra si passa accanto ai titanici gusci degli scafi che danno l’esatta percezione dell’imponenza. Tre chiatte destinate a risalire il Tevere (pensare che erano trainate anche da schiavi ad una corrente media di 6 nodi), una nave marittima da cabotaggio lungo costa, e la chicca della barca da pesca che vanta una rarità: il pozzetto, chiuso ancora oggi da un tappo, per conservare il pesce.

«Un esempio della tecnologia romana», riflette D’Alessio. Una suggestione da il vecchio e il mare . Una flotta che poi si svela in modo sempre più suggestivo attraverso la passerella che consente panoramiche aeree su punti diversi per cogliere i dettagli del millenario fasciame.

E il pubblico potrà seguire anche i restauri “aperti”. La tecnologia multimediale completa la visita, offrendo l’effetto a sorpresa del viaggio su una nave romana all’epoca dei Cesari. Luci e suoni a evocare l’acqua (un’intuizione dell’architetto Cristina Collettíni). E una saletta riserva video sulla navigazione antica e la vita del porto: la colossale cittadella voluta da Claudio e poi da Traiano per governare tutto il Mediterraneo e oltre.

E ancora, in mostra, tutta la collezione di reperti rinvenuti intorno ai relitti. Spettacolo. Il punto che ha restituito le navi, infatti, doveva essere un’area di rimessaggio di barche all’interno del porto. C’era soddisfazione ieri mattina. Sono corsi- conclude ‘’Il Messaggero’’ –  il ministro della Cultura Dario Franceschini, il direttore Generale Musei Massimo Osanna, i vertici di Aeroporti di Roma, il presidente Claudio De Vincenti e l’ad Marco Troncone (dalla linea FL1 del l’Aereoporto una navetta gratuita trasporta i visitatori al Museo ogni 30 minuti). Fino al sindaco di Fiumicino Esterino Montino che qui porterà il Sesterzio di Traiano, acquistato con sottoscrizione popolare tre anni fa. Visite mar-dom, ore 10-16 . Info : www.ostiaantica.beniculturali.it

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