Harvey Weinstein e gli altri: le accuse di molestie invadono Hollywood

Il produttore di Miramax ha dato il via alla serie di denunce, dopo di lui Kevin Spacey, Dustin Hoffman e Brett Rettner

Una lista delle 93 donne vittime di molestie da parte di Harvey Weinstein. È stata pubblicata da Asia Argento nel suo profilo Twitter

Harvey Weinstein e gli altri, dopo le numerose accuse di molestie sessuali contro uno dei produttori americani più potenti di Hollywood. Sono arrivate alle stampa altre denunce che riguardano altri personaggi più o meno noti dello showbiz: Kevin Spacey, Dustin Hoffman e il regista Brett Ratner.

A dare l’inizio è stato un lungo articolo pubblicato sul New Yorker che raccoglieva una serie di accuse di molestie sessuali contro il produttore Harvey Weinstein. Una lista che si è allungata fino a contenere 93 persone fra attrici, impiegati della Miramax e gente comune.

Fra le persone più note a finire fra le grinfia di Weinstein: Asia Argento, vittima di un evitabile linciaggio da parte di una certa stampa italiana; Gwyneth Paltrow che grazie al produttore vinse un Oscar; una giovanissima Kate Beckinsale; Eva Green, Cara Delevigne e la top model Ambra Battilana Gutierrez che è riuscita a registare la minaccia del mostro.

Lo scandalo Weinstein ha poi toccato anche la politica e la stampa americana. Hillary Clinton, che il produttore aveva appoggiato nella sua ultima campagna, ha annunciato che darà indietro i soldi di tutte le donazioni ricevute dal produttore. La stampa e anche parte della polizia in USA è stata, invece, accusata di aver coperto per troppo tempo un sistema di violenze e minacce con al centro il produttore americano.

Dopo Harvey Weinstein si sono moltiplicati i casi di accuse di molestie sessuali. Qualche giorno fa è toccato a Kevin Spacey. L’attore Anthony Rapp ha raccontato di aver subito avance da Spacey quando aveva ancora 14 anni. Subito dopo l’accusa, Spacey aveva chiarito la sua posizione e in un tweet aveva anche fatto coming out:

L’accusa di Rapp non è rimasta la sola, anche l’attore messicano Roberto Cavazos ha affidato a Facebook la sua denuncia:

Dopo le ultime accuse Netflix ha sospeso la produzione della sesta stagione di House of Cards che vede l’attore americano protagonista e mentre gli Emmy hanno revocato a Spacey il suo premio all’americano. L’Old Vic, il teatro che ha diretto per anni, ha pubblicato un comunicato in cui si dice “scioccato” per le accuse fatte a Spacey. Anche un attore del teatro inglese si è aggiunto al coro di accuse ai danni dell’attore premio Oscar per American Beauty.

Le accuse a Spacey si estendono anche nel modo usato per fare coming out e la risposta non si è lasciata attendere, il suo agente ha raccontato all’Hollywood Reporter che “Spacey prenderà il tempo per preparare la corretta valutazione e un eventuale trattamento” per le accuse di molestia.

Dopo Spacey è toccata a Dustin Hoffman, l’attore è stato accusato da Anna Graham Hunter di molestie sessuali avvenute quando la ragazza era 17enne. Anna Graham Hunter ha raccontato la sua esperienza sull’Hollywood Reporter, la molestia sarebbe accaduta sul set di Morte di Un Commesso Viaggiatore: “Mi ha chiesto un massaggio ai piedi durante il primo giorno di riprese, flirtava e mi ha anche toccato il sedere, parlava di sesso di fronte a me e con me. Una mattina gli ho chiesto cosa volesse per colazione e mi disse: Un uovo bollito e un clitoride alla coque”.

All’accusa di Anna, si è aggiunta quella della scrittrice Wendy Riss Gatsiounis, fra i due c’erano 30 anni di differenza e Hoffman le chiese: “Hai mai avuto incontri sessuali con qualcuno che ha più di 40 anni?”.

Anche l’attore del Laureato ha chiesto scusa ad Anna: “Nutro un profondo rispetto per le donne e sto malissimo se a causa mia Anna è stata messa a disagio. Mi dispiace, questa cosa non riflette chi io sia veramente”. Nessun commento sulla vicenda che riguarda Wendy.

Se non dovesse bastare, sei attrici hanno accusato il regista Brett Ratner di molestie sessuali. Natasha Henstridge ha raccontato la sua esperienza al Los Angeles Times: “Mi ha stretto fra le braccia e ha usato la forza su di me, ho dovuto dirgli di sì perché mi sono arresa e lui ha fatto la sua cosa”.

Anche l’attrice Olivia Munn ha accusato il regista: “È come se stessi ancora affrontando il bullo della scuola… la situazione non si ferma”. La Munn ha raccontato cosa le successe sul set con lui nel 2004, quando ancora era un’attrice alle prime armi:

“Mi era stato chiesto di portargli il pranzo sul suo camper, è uscito con la pancia di fuori, niente pantaloni, un cocktail di gamberi in una mano, mentre si masturbava con l’altra e prima che potessi rendermi conto di come e dove scappare, aveva eiaculato”. L’avvocato di Ratner, Marty Singer, ha raccontato al Times che Munn e il regista avevano una relazione all’epoca, mentre lei ha commentato “si tratta di una bugia bella e buona”.

Questo è solo l’ultimo capitolo di una vicenda che continuerà ad allargarsi…

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