Un documentario per far conoscere al grande pubblico la storia di Natuzza Evolo, la mistica calabrese morta 14 anni fa e che in tanti hanno voluto conoscere per la sua vicinanza a Dio. Il primo dicembre, RAI-Documentari propone il racconto, per certi versi affascinante e suggestivo, della storia di Natuzza, la mistica calabrese scomparsa 14 anni fa all’età di 85 anni, e che durante la Settimana Santa viveva il mistero delle stigmate.
Rai Documentari racconta Natuzza Evolo
Lo speciale dal titolo “Il Rifugio delle Anime- Storia di Natuzza Evolo”, presentato dal direttore di RAI-Documentari, Fabrizio Zappi, andrà in onda su RAI TRE alle 23.10. Un’opera realizzata dai giornalisti Pino Nano e Maurizio Pizzuto.
Una mistica che parlava con la Madonna e vedeva l’aldilà
Natuzza Evolo ha raccontato di “vedere e di parlare con la Madonna” e di “avere avuto affidato da lei il compito di realizzare a Paravati, paesino di tremila anime in provincia di Vibo Valentia dove Natuzza viveva, una grande Basilica”. Ma la mistica di Paravati -precisa il docufilm- raccontava anche di essere in grado “dialogare con gli angeli e con le anime dei defunti”. Lo speciale prodotto da Studio Colosseo -la regia è di Simone Rubin. – propone alcune interviste inedite ed esclusive in cui Natuzza ha raccontato negli anni allo stesso Pino Nano come “dietro le spalle di ognuno di noi c’è un angelo custode con il quale io parlo, e che mi aiuta a riconoscere cosa pensa e cosa vuole chi viene a cercarmi”.
Pellegrinaggi da tutta Italia
Oggi dopo la sua morte, in realtà, la Chiesa che Natuzza ha fatto costruire quando era ancora in vita è diventata meta infinita di pellegrinaggi di fede da ogni parte del mondo. È lo stesso angelo custode- ripeteva più volte Natuzza- che “mi permette di parlare tante lingue diverse, pur non essendo io mai andata a scuola, e pur non avendo mai imparato né a leggere né a scrivere”.
Avviata la beatificazione
A fine 2014 il vescovo Luigi Renzi ex titolare della diocesi di Mileto, dopo aver aperto l’inchiesta diocesana, ha presentato la pratica alla Congregazione delle Cause dei Santi per le fasi successive nell’iter di beatificazione. Nel novembre 2018 Papa Francesco ha autorizzato la Congregazione stessa all’avvio del processo di beatificazione. Il 6 aprile 2019 nella spianata della Villa della Gioia a Paravati, dopo una solenne concelebrazione, con l’insediamento del tribunale diocesano si è ufficialmente aperto il processo di beatificazione.