Il Mio Nemico Mortale fu pubblicato per la prima volta nel 1926. Ora viene riproposto da Fazi Editore. La sua Autrice Willa Cather nel 1923 vinse anche il premio Pulitzer.
La cornice è l’America o meglio la New York del dopoguerra e lo scostamento tra le esistenze e i sogni di chi vive nella provincia e la sfavillante “upper class” della metropoli. Bisogni e realtà che colpiscono Nellie ragazzina che dal sud dell’Illinois capita, al seguito della zia, per pochi giorni nella grande Città.
Romanzo breve (nemmeno 100 pagine) con un’unica voce narrante. Quella di Nellie appunto, che riesce a muovere personaggi e situazioni attraverso gli anni accompagnandoli con sentimenti contrastanti al sorprendete epilogo finale. Il libro è il ritratto conciso di un’epoca che non esiste più. Ma che ci arriva chiara attraverso gli occhi stupiti e attenti di Nellie. La nevicata su Central Park…”mi pareva che lì (NY), l’inverno non portasse desolazione…come un orso polare tenuto al guinzaglio da una bella signora…” la frenesia del Natale, il lusso di appartamenti dei ricchi…”i soffitti alti, gli ampi caminetti…le tende lunghe e pesanti…ogni cosa sembrava peculiare e unica…” la noia e l’infelicità di alcuni “attori”. Così la mitica Myra Henshawe nata Driscoll, diseredata e scandalosamente fuggita di casa per amore. Argomento che sfida le generazioni e che viene tramandato ad ogni occasione. L’incontro fra le due donne non è facile: giovane, timida la giovane, esuberante, frenetica, a volte crudele e carica di delusioni l’adulta. Eppure si stabilisce una sorta di legame che, fra alti e bassi, lontananze e riavvicinamenti passa attraverso gli anni. Ma dopo la gloria spesso viene la caduta. E così fu anche per Myra Henshawe. Forse, ma non se ne fa parola, anche il crack del ’29, giocò a suo sfavore. Fatto sta che la ritroviamo, anzi Nellie la ritrova, malata e stanca in una casa-albergo…”costruita senza alcun criterio e già sul punto di cadere a pezzi…” sempre accompagnata dal marito Oswald ridotto ora a fare da custode di quello che fu un grande amore con una grande donna. Da qui il racconto si fa più stringente e meno sognante. Non c’è più Madison Avenue, non ci sono più i grandi amici di un tempo, finita la giostra di cene e feste. In questo misero alloggio, (quasi una nemesi di quello che fu) solo vicini incivili e rumorosi…”purtroppo abbiamo dei vicini pessimi…ci arrecano molto disturbo…sono quel genere di persone“… E da quel buco inizia l’irreversibile fase discendente fatta di…”verdure in scatola e carne stopposa…” lampade velate, candele e ricordi. Tanti ricordi quanti possono essere gli epiloghi di una vita. E sempre presente, ma mai dichiarato quel Nemico Mortale che oscura quel poco sole che ancora resta. Fino all’ultima pagina, all’unico vero colpo di scena di tutto il romanzo, il nemico lavora silenziosamente, rode e corrode. E alla fine vince.
(Anna Ricca)
Lettura di Cristiana Tollis
Il mio nemico mortale di Willa Cather – Fazi editore
Music: http://www.bensound.com
Come l’estate scorsa anche quest’anno abbiamo pensato di proporvi alcuni libri da leggere. Poche cose sanno darci tanto benessere e compagnia come le pagine di una lettura che ci “appartiene”. Davanti al mare o a montagne e pascoli ogni parola scritta si amplifica e coinvolge. Diventiamo noi i protagonisti della vicenda e ci muoviamo dentro i più svariati set. Per queste vacanze abbiamo scelto di fare un mix fra alcuni titoli già proposti ma che vanno ancora forte ed altri, sicuramente “più vecchi” ma che sono assolutamente da ricordare e che vale la pena di riprendere in mano. Ecco, perché, questa rubrica, l’abbiamo chiamata: “LIBRI DA LEGGERE E DA RI-LEGGERE”