Il Teatro Valle riaprirà nel 2025, l’annuncio di Gualtieri:”momento storico per Roma”

I lavori di ristrutturazione dureranno 18 mesi. Il costo totale dell'operazione ammonta a 6 milioni e 718 mila euro

Il Teatro Valle

Dopo un decennio, e numerose proteste, occupazioni e tentato di autogestione, nel 2025 si rialzerà il sipario del Teatro Valle di Roma. Lo ha annunciato stamattina il sindaco della Capitale, Roberto Gualtieri, in occasione della consegna delle chiavi del teatro alla ditta incaricata di svolgere i lavori di ristrutturazione. Il cantiere durerà 18 mesi e il Valle sarà una delle sale della nuova Fondazione del Teatro di Roma, che include l’Argentina, l’India e altri spazi scenici capitolini.

“È un momento atteso da tempo dalla città e dal Paese. Finalmente partono i lavori e il Valle tornerà ad essere un luogo di cultura nell’ambito del Teatro di Roma. È un momento storico, siamo contentissimi, ci abbiamo lavorato molto. I lavori dureranno 18 mesi e contiamo che, all’inizio del 2025, il Valle sia pienamente operativo e con una sua programmazione. Stiamo restituendo un teatro storico al mondo”, ha detto Gualtieri.

Il costo totale dell’operazione ammonta a 6 milioni e 718 mila euro, di cui 5,4 milioni provenienti dal bilancio comunale di Roma e il resto dal ministero dei Beni culturali. Il progetto di riqualificazione recupera in parte quello originario dell’architetto Giuseppe Valadier. E per l’accesso alla struttura si studierà in futuro un sistema agevole sulla viabilità, tenendo conto delle attuali dimensioni di via del Teatro Valle. Lo stabile in passato ha ospitato prime di Gioachino Rossini e Gaetano Donizzetti, messe in scena di Eleonora Duse e Luigi Pirandello. “È una sala storica straordinaria. È una gioia straordinaria, dopo tanti anni, avere una prospettiva di riapertura con date certe. Il Teatro Valle ha una storia e una stratificazione particolari un valore storico e artistico e quindi meritava un restauro adeguato”, ha sottolineato il sindaco.

Il primo atto formale per il recupero del teatro risale al 2015 quando Roma Capitale ha firmato il primo accordo sulla gestione della struttura. “È stato un percorso lungo, dall’Assemblea capitolina al ministero. C’è stata una interlocuzione, durata oltre un anno con la Sovrintendenza, con un appalto campione, per fare in modo di immaginare a monte i possibili imprevisti e per arrivare a oggi con la possibilità di traguardare in soli 18 mesi l’intervento. Si tratta di una struttura del Settecento e gli imprevisti potevano essere tanti”, ha chiarito il Sovrintendente capitolino ai Beni culturali, Claudio Parisi Presicce.

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