Un confronto serrato, durato due ore, tra Don Manlio, parroco dal 1 settembre di Sant’Ippolito, e circa 1500 persone che si sono riunite ieri sera su Viale delle Province e sulla scalinata della chiesa, è riuscito a fargli prendere un impegno per la riapertura, dopo la pausa estiva e i lavori, del Cinema delle Province di proprietà della parrocchia. Si tratta di una sala di circa 300 posti, detta ‘Pidocchietto’, da decenni punto di aggregazione di anziani e studenti nel quartiere vicino all’università, attorno a Piazza Bologna, dove qualsiasi spazio è divenuto negli ultimi tempi un bar o un locale dedicato al cibo.
Al termine della manifestazione, il parroco si è appunto impegnato, tra gli applausi, a cercare di riaprirlo al più presto e si è formato un piccolo comitato, con anche un avvocato e un commercialista, per aiutarlo a vedere cosa fare per riformarne la gestione.
Negli ultimi anni la sala era arrivata a sommare circa 50 mila euro di debiti: troppi per la parrocchia, tanto che Don Manlio aveva annunciato due domeniche fa che il cinema non si sarebbe riaperto più. Le proteste sono state immediate e una petizione indirizzata al parroco, oltre che a papa Francesco e al sindaco Virginia Raggi, ha raccolto in breve migliaia di firme in seguito alle quali è nata la manifestazione e l’incontro odierno.
Anche il II Municipio ha offerto il proprio appoggio, per l’utilizzo la mattina della sala con le scuole e per altre iniziative che prevedessero l’affitto della sala. Don Manlio ha parlato a lungo con giornalisti, rappresentanti dei manifestanti, e, dopo vari tentennamenti (non sono un manager, vediamo che si può fare, cercherò se si riesce) e aver dichiarato che ”solo gli imbecilli non cambiano opinione”, ha preso un impegno formale e si subito iniziato a costituire il comitato di sostegno, e a questo punto sembra difficile si possa tornare indietro.