Dall’11 al 15 novembre 2025, il MLAC – Museo Laboratorio di Arte Contemporanea della Sapienza Università di Roma ospita la mostra Inhabiting Uncertainty, a cura di Marina Ciampi. L’esposizione, che inaugurerà giovedì 13 novembre alle ore 13:00, presenta al pubblico i risultati del progetto PRIN 2020 “Inhabiting Uncertainty. A Multifaceted Study on the Relationship Between Social Attitudes and Lifestyles in Pandemic Spaces”, coordinato da Ciampi presso il Dipartimento di Scienze Sociali ed Economiche della Sapienza.
L’iniziativa sarà aperta ufficialmente martedì 11 novembre alle ore 12:00, alla presenza della Magnifica Rettrice Antonella Polimeni e della professoressa Emma Galli, Direttrice del Dipartimento di Scienze Sociali ed Economiche. Seguirà un light lunch alle ore 14:00.
Una ricerca per comprendere la pandemia attraverso gli spazi dell’abitare
Il progetto Inhabiting Uncertainty nasce come un’indagine multidisciplinare e corale che attraversa sociologia, storia, architettura, medicina e comunicazione. Al centro, il tema delle trasformazioni che la pandemia ha impresso ai nostri spazi domestici e urbani, alle relazioni sociali e alle forme di convivenza.
Lo studio si concentra sul modo in cui la crisi sanitaria globale ha ridefinito le categorie di spazio, socialità e vulnerabilità, aprendo la strada a nuove strategie per “abitare” in tempi di incertezza. Attraverso un intreccio di sguardi e metodi, la ricerca costruisce una riflessione critica sulla quotidianità e sulle pratiche del vivere contemporaneo, tra isolamento, rinegoziazione degli affetti e ridefinizione dei confini domestici.
La memoria del lockdown come pratica collettiva
Elemento centrale del progetto è lo storytelling visuale realizzato da studentesse e studenti della Sapienza, che hanno tradotto in linguaggi audiovisivi le proprie esperienze di vita durante la pandemia.
Le loro narrazioni, raccolte e montate in una videoinstallazione collettiva, non si limitano a documentare la realtà, ma diventano atti di memoria e consapevolezza condivisa.
Attraverso la visual sociology — intesa come strumento epistemologico e metodologico — il progetto trasforma la testimonianza individuale in una forma di riflessione collettiva: il ricordo del lockdown si intreccia con lo sguardo sul presente, facendo emergere il senso di fragilità, responsabilità e adattamento che ancora oggi segna la nostra quotidianità.
Un museo come spazio pubblico di riflessione
La scelta del MLAC come sede della mostra non è casuale: il museo universitario si conferma un luogo di dialogo tra ricerca, didattica e memoria, capace di accogliere progetti che attraversano linguaggi artistici e riflessione scientifica.
Inhabiting Uncertainty diventa così non solo un’esposizione, ma un laboratorio pubblico di pensiero sull’incertezza contemporanea, dove arte e scienza si incontrano per esplorare la complessità del vivere in tempi di crisi.
Informazioni utili
Date e orari di apertura:
Dall’11 al 15 novembre 2025
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11 novembre: 12:00–19:00
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12, 14, 15 novembre: 15:00–19:00
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13 novembre (inaugurazione): 13:00–19:00
Sede:
MLAC – Museo Laboratorio di Arte Contemporanea
Palazzo del Rettorato, Città Universitaria, P.le Aldo Moro 5, Roma
(ingresso dalla terrazza posteriore del Palazzo del Rettorato)
Siti web:
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PRIN Inhabiting Uncertainty: https://disse.web.uniroma1.it/it/progetto-prin-inhabiting-uncertainty
Ufficio stampa:
Nomas Foundation – info@nomasfoundation.com
Social:
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