La Vedova Winchester, Helen Mirren presenta il suo ultimo film

La diva inglese parla del suo ultimo ruolo nella storia di fantasmi che sarà in sala il 22 febbraio distribuita da Eagle Pictures. Classe da vendere per la Dama inglese

La Vedova Winchester ha il volto di Helen Mirren

La Vedova Winchester, il film distribuito da Eagle Pictures il 22 febbraio, ha il volto di Helen Mirren: un premio Oscar e altri 122 riconoscimenti e 124 nomination. L’attrice inglese ha parlato con la stampa italiana del suo ultimo film, di donne, armi, follia e spiritualità.

Prende la parola in italiano e si scusa per il ritardo e si affretta a non definire La Vedova Winchester un film horror, ma un film di fantasmi:

“Non sono d’accordo con te (risponde a Roberto Proia di Eagle Pictures, ndr), non è un horror, è un film di fantasmi: due cose per me completamente diverse. Personalmente non amo molto i film horror, credo che questo film rientri nella tradizione della narrazione classica e millenaria di storie di fantasmi. È una storia che mi piace molto ed è una parte integrante dell’esperienza umana raccontarle”.

La Vedova Winchester è ispirato alla storia vera di Sarah Pardee Winchester, la vedova di William Wirt, figlio del fondatore della fabbrica di armi Winchester Repeating Arms Company, nota per aver creato i fucili a ripetizione. Sarah perse una figlia, Annie, e poi William. Convinta di essere vittima di una maledizione, iniziò a costruire una casa infinita, con tantissime stanze.

“Ho accettato questo ruolo anche perché era tratto da una storia vera. Volevo lavorare con questa coppia di giovani registi (i gemelli Steiger, ndr), mi fa sempre piacere lavorare con giovani filmaker, hanno molta energia. E anche perché è basato su una storia vera, Sarah Winchester è esistita, potete leggere cose su di lei e ha costruito una casa che si può visitare. Mi piaceva perché questa storia s’inseriva nell’attualità, Sarah all’epoca dei fatti era un’emerita ricchissima, e si diffusero molte storie e leggende su di lei”, racconta l’attrice.

Una sulle stanze della casa, ne conteneva 500, costruite in omaggio delle vittime delle carabine Winchester:

“Si dice che costruisse queste stanze, giorno e notte, per placare gli spiriti delle vittime”.

La Vedova Winchester è un film che affronta anche il problema del soprannaturale, anche se l’attrice inglese non crede ai fantasmi:

“Non ci credo, lo farò quando ne vedrò uno, fino ad allora continuerò a non crederci. Credo però nell’incredibile potere dell’immaginazione umana, nel potere del credere, credo nel credere se volete metterlo così. Penso che resta ancora molto da scoprire sulla nostra creatività, sul nostro cervello, sullo spirito umano e lo spiritualismo. Diciamo che sono agnostica, ho bisogno di informazioni”.

La casa de La Vedova Winchester è ancora oggi un’attrazione turistica in California:

“L’ho visitata ed è un edificio straordinario, riesci a perderti in appena due minuti. È anche molto dolce, Sarah era una donna molto piccola, quindi sembra una casa delle bambole infinita”.

Helen Mirren ha parlato della donna che ha interpretato – come sempre – magistralmente:

“Ho pensato molto a lei, anche se non c’è molta informazione perché si ritirò dopo essere rimasta vedova, come la regina Vittoria quando morì il suo consorte. Anche Sarah Winchester si è chiusa in se stessa e si è ritirata nel lutto senza mai uscirne. Si vestiva di nero, indossava un velo, ma aveva un’energia straordinaria e creatività. È stata una figura affascinante che ho provato a penetrare. Alla fine questo è un film di fantasmi quindi non si va molto oltre, ma ho provato a capirla, è avvolta dal mistero ed è difficile da decifrare”.

Come due dei pannelli nella villa californiana con due citazioni di William Shakespeare:

“Più le si guarda, e si vede che sono prese da posti inusuali: una è tratta da Troilo e Cressida e Riccardo III, non due opere familiari. Più le guardi, più capisci che c’è un significato, ma non riesci a coglierlo ed è frustrante e misterioso”. L’attrice ha poi corretto l’opera dicendo che si trattava di Riccardo II: “Scusate, ma sono un’attrice shakespeariana ne so qualcosa!”.

Dame Helen Mirren ha anche parlato del ruolo delle armi in La Vedova Winchester:

“Ogni Paese del mondo, gli USA hanno un problema, al quale non vedo fine, non capisco il motivo, anche se penso sia una questione di soldi. Allo stesso modo, molti Paesi sviluppati sono colpevoli: il mio, la Gran Bretagna, la Cina, la Russia, la Germania, la Francia e anche l’Italia, tutti vendono armi ai Paesi in via di sviluppo, molto spesso a nazioni instabili o a signori della guerra. Molti Paesi investono un’ingente quantità di denaro nella vendita di armi. Siamo tutti colpevoli, è facile puntare il dito contro gli USA, ma dobbiamo essere coscienti della nostra responsabilità”.

Helen Mirren ha citato un episodio che riguarda l’Italia:

“Tempo fa ho letto di un bombardamento in Yemen che aveva ucciso moltissimi bambini ed erano state lanciate bombe vendute dall’Italia. Devo dire che ci ho pensato facendo questo film, si tratta di fantasmi, intrattiene e fa divertire, ma in un certo senso racconta una storia che riguarda le anime delle vittime di questa violenza, loro vivono con noi. Dobbiamo essere responsabili per loro, ogni volta che sento di un omicidio di massa in USA o di un attacco terroristico in Europa penso a loro: a le loro anime andate perse”.

Tornando al film, un thriller sui fantasmi riuscito soprattutto nella sua prima metà, per Helen Mirren non è una storia spirituale:

“Un film può essere divertente, educativo, informativo o arte pura. Questo film è divertente, vi spaventa, vi spinge ad aggrapparsi alla persona che vi siede accanto, se a queste esperienze si unisce anche una riflessione… è ottimo. Ci sono altri film che offrono questo, il nostro scopo era solo divertire il pubblico!”.

Helen Mirren, Oscar per La Regina, non è delusa per la mancata candidatura di Ella e John agli Academy Award, anche se è “orgogliosa di questo film e di aver lavorato con Virzì”, per l’attrice l’esclusione ha riguardato solo le “regole” degli Academy.

In La Vedova Winchester si parla anche di follia, l’attrice inglese la ama:

“Amo i pazzi. Mi piace vedere qualcuno con un tutù rosa, calze gialle e scarpe col tacco rosse per strada, penso che la pazzia faccia andare avanti il mondo, o meglio l’eccentricità. Mi spaventano i no folli, i calcolatori, i venali, manipolatori e pericolosi nella loro mancata follia, ma sto parlando in generale e odio generalizzare. Approvo la follia, anni fa i geni erano considerati folli, dobbiamo apprezzarli”.

Helen Mirren già nel lontano 1975, in un’intervista alla BBC, mise a tacere un giornalista poco rispettoso, cosa pensa la Regina dei movimenti come #MeToo e Time’s Up:

“Mi chiedo perché ci sia voluto così tanto e non posso rispondere a questo. Ci vuole tempo per cambiare la cultura, succede lentamente e ci vuole una generazione affinché ciò accada. Se si pensa a dove erano le donne durante la prima Guerra mondiale e oggi, almeno la relazione uomo-donna. Il cambiamento è stato enorme, penso che dobbiamo vederlo con una prospettiva più ampia. Credo che questo sia un momento vulcanico, è qualcosa che ribolliva sotto la crosta della cultura per almeno cent’anni o forse più. Alle donne duecento anni fa, non era permesso di parlare, alla fine il vulcano è eruttato e il magma viaggia ovunque e se fossi in voi… mi sposterei!”.

Divina fuori e dentro lo schermo, ritrovate Helen Mirren al cinema il 22 febbraio nella storia di fantasmi La Vedova Winchester.

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