Lo Spietato, il “poliziettesco” di Netflix in sala dall’8 al 10 aprile

Con Riccardo Scamarcio, Sara Serraiocco, diretto da Renato De Maria. Sarà disponibile in 190 Paesi il 19

Riccardo Scamarcio è il protagonista del poliziottesco di Netflix Lo Spietato

Lo Spietato sarà in sala dall’8 al 10 aprile e dal 19 sarà disponibile nei 190 Paesi dov’è disponibile Netflix. Il film è un poliziettesco che ha per protagonisti Riccardo Scamarcio, Sara Serraiocco, Alessio Praticò, Alessandro Tedeschi e Marie-Ange Casta, diretti da Renato De Maria in un lungometraggio che è un omaggio visivo alla Milano da bere, al capoluogo lombardo negli anni 80.

Santo Russo è un emigrato calabrese a Buccinasco, lascia Platì con la sua famiglia e si ritrova nella provincia milanese. Uscito dal riformatorio, decide di legarsi a varie attività criminali per fare soldi facili. S’innamora della calabrese Mariangela, ma neanche per lei Lo Spietato è disposto a mettere la testa a posto. 

Renato De Maria dirige il suo sesto film e ammette che con Lo Spietato ha realizzato un sogno:

“Questo film rappresenta per me un sogno adolescenziale, sono cresciuto vedendo noir e leggendo Melville, questa passione è rimasta dentro, mi appassionano i film d’azione. Questo è simile a una tragedia greca. Questa storia raccoglie tutto quello che mi piace, era il film che aspettavo da tutta la vita di fare”. 

Dopo aver diretto il documentario Italian Gangsters, De Maria ha riletto il libro Manager Calibro 9 di Piero Colaprico ispirato al superpentito Saverio Morabito, nel film Santo Russo interpretato da Riccardo Scamarcio. L’attore pugliese ha citato come riferimento Quei Bravi Ragazzi di Scorsese:

“Ho lavorato con entusiasmo, slancio, abbiamo girato in 6 settimane con l’idea di fare un prodotto che rappresenta il motivo per cui faccio l’attore, sono cresciuto vedendo questo film. Sono grato a Renato di avermelo offerto, mi sono divertito, mi ricordava alcuni figuri che giravano ad Andria in Ferrari e facevano gli imprenditori”.

De Maria ha riscritto la sceneggiatura basandosi sul libro di Colaprico e il regista ha inserito anche una serie di suoi ricordi legati alla Milano da bere: i videoclip, l’arte concettuale e i gadget tipici del design made in Italy che affollano la casa dell’esperta d’arte Annabelle. 

Opposta a lei c’è Maria Angela, la moglie devota di Santo Russo, a tratti più spietata di lui, a interpretarla c’è Sara Serraiocco, l’attrice ha portato sullo schermo una rivendicazione tutta al femminile. 

Il regista ha elencato le sue referenze e ha definito Lo Spietato un “racconto sociale”:

“Santo Russo è un personaggio che nasce nei cinema: se fai un film sui gangster, è un racconto sociale, c’è l’inurbamento della ‘ndrangheta, dalla periferia dell’Italia ha conquistato il centro del mondo. Il riferimento è il poliziottesco italiano, la Milano di Manager Calibro 9, i racconti Scerbanenco, Svegliati e uccidi e la Trilogia del milieu di Di Leo saccheggiata da Tarantino. Poi Scorsese, Il Padrino che scelse Gastone Moschin per un ruolo, protagonista di Milano Calibro 9. I registi non copiano, rubano”.

Prodotto da Antonio Barbagallo di Bibi Film, Lo Spietato sarà visto nei 190 Paesi in cui è disponibile Netflix e per questo motivo gli attori protagonisti si stanno doppiando in inglese:

“È rivoluzionario dal punto di vista politico – spiega Scamarcio – possiamo fare quello che fanno gli inglesi in Italia, in una sola lingua e il film va dappertutto, è molto divertente”.

Per ricostruire la Milano da bere, Renato De Maria ha curato ogni minimo dettaglio dai costumi alle auto che i tre “compari” Santo, Slim e Mario guidano:

“Avevamo costumi pazzeschi, abbiamo preso dagli archivi di Versace, dai magazzini del collezionista Mazzini di Faenza. Le scenografie e costumi sono molto anni 80, come l’appartamento di Marie-Ange che ha molto design italiano. Quella di Maria Angela è ricostruita basandosi sulle case dei meridionali a Milano”.

Nel cast c’è anche la sorella piccola di Laetitia Casta, presto al cinema con L’uomo fedele, Marie-Ange Casta, scelta perché rappresenta la classica “pupa” del gangster:

“Ho trovato la sceneggiatura superba, e un’offerta da parte di Renato non si rifiuta, ho avuto la fortuna di lavorare su questo set. E poi adoro i folli”.

Il personaggio di Maria Angela è in parte ispirato alla mamma del regista che a Varese cuciva vestitini per le bambole per sopravvivere:

“Me l’aveva detto, è stato splendido lavorare con Renato e Riccardo, hanno creato un’energia sul set stupenda. Grazie anche ad Alessio e Alessandro, siamo stati un bel gruppo, Renato è un regista visionario che riesce a empatizzare con attori, Riccardo è stato un partner generoso e mi ha aiutato tanto, sono fortunata di aver lavorato con lui”.

Accanto a Santo Russo ci sono i due compari Slim, interpretato dall’attore reggino Alessio Praticò, e Mario, interpretato da Alessandro Tedeschi:

“Abbiamo giocato insieme – spiega Praticò – noi tre dovevamo portare sullo schermo un’amicizia ventennale, avevamo licenza di essere dei cialtroni sempre. È stato bello perché tutti e tre abbiamo scoperto le carte, accadimenti, lavorare insieme una cosa non scontata e rara”.

Quello di Santo Russo sembra un ruolo perfetto per Riccardo Scamarcio:

“È un super protagonista, ho avuto molto spazio per disegnare questa parabola ascensionale che poi cambia repentinamente. Un’ottima esperienza lavorare con questi attori i miei partner del film, abbiamo trovato un’intesa grazie alla regia. Sono riuscito a osare, ho una visione quantistica del film, tutte le particelle sono state armonizzate”.

Prodotto da Rai Cinema e Bibi Film, Lo Spietato sarà al cinema dall’8 al 10 aprile (distribuito da Nexo Digital) e sarà disponibile su Netflix il 19 aprile.

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