Arte come ricerca per interpretare il mondo, ma anche come impegno e testimonianza, cultura del dialogo e solidarieta’: non poteva non aprirsi con un focus sull’Ucraina la stagione 2022 del Maxxi, che dal 10 al 20 marzo presentera’ la mostra “Ukraine: Short Stories. Contemporary Artists from Ukraine”, il cui biglietto simbolico di 5 euro sara’ devoluto al fondo per l’emergenza umanitaria costituito dopo lo scoppio della guerra da Unhcr, Unicef e Croce Rossa. Accanto alla scena artistica ucraina (attraverso le opere realizzate appositamente per la Imago Mundi Collection da 140 artisti nel formato tipico 12x10cm), sono molteplici le traiettorie di indagine che il museo capitolino, diretto da Giovanna Melandri, seguira’ nei mesi a venire.
Innanzitutto la fotografia, con la Tokyo contemporanea ritratta in centinaia di scatti da Daidō Moriyama e dal suo maestro Shōmei Tōmatsu (dal 15 aprile) e con l’Italia dal dopoguerra ai nostri giorni nel racconto visivo (con alcune immagini inedite) di Gianni Berengo Gardin (dal 4 maggio), oltre all’Amazzonia di Salgado che sara’ prorogata fino ad agosto. Non mancheranno grandi personaggi come Pier Paolo Pasolini, al quale, nel centenario della nascita, e’ dedicato in chiusura d’anno il grande progetto “Tutto e’ santo”, che vede il Maxxi impegnato insieme alle Gallerie Nazionali di Arte Antica e all’Azienda Speciale Palaexpo.
Il rapporto tra arte, architettura, scienza, nuove tecnologie e intelligenza artificiale e’ al centro di “What a wonderful world” (a cura del Maxxi Arte, 27 maggio 2022 – marzo 2023), nuovo allestimento della Collezione Arte con le installazioni di 14 artisti internazionali, tra cui Rosa Barba, Carsten Hoeller, Liliana Moro, Jon Rafman, e di “Technoscape. L’architettura dell’ingegneria” (30 settembre 2022 – 10 aprile 2023, a cura di Maristella Casciato, Pippo Ciorra) che racconta l’ingegneria delle costruzioni tradizionale accanto al digitale impiegato per la progettazione, la fabbricazione e la gestione di edifici e citta’.
Per quanto riguarda la Collezione Architettura, due saranno i focus, quello su Petra Blaisse con “Inside Outside A Retrospective”, installazione site-specific nella piazza del museo che racconta quasi 20 anni di attivita’ dello studio fondato ad Amsterdam dall’artista (fino all’8 maggio) e “Nature / Mario Botta_Sacro e Profano”, una selezione di materiali eterogenei per approfondire il lavoro di Botta, progettista svizzero di fama mondiale (a cura di Margherita Guccione, Pippo Ciorra, dal 15 aprile a settembre).
Ad aprile il museo romano sara’ protagonista fuori dai confini nazionali grazie alla mostra “Opera Opera. Allegro ma non troppo”, con le opere piu’ iconiche della Collezione Maxxi (tra gli artisti Vanessa Beecroft , William Kentridge, Luigi Ontani, Aldo Rossi, Kara Walker) che volano a Berlino al Palais Populaire, lo spazio espositivo di Deutsche Bank (a cura di Hou Hanru, Bartolomeo Pietromarchi, Eleonora Farina, 27 aprile – 22 agosto), mentre a maggio arrivera’ l’installazione ambientale intitolata “Brainforest” a Piazza Alighiero Boetti, un omaggio a Roma firmato da Pascale Marthine Tayou che entrera’ a far parte della Collezione grazie al contributo degli Amici del Maxxi.
Tra i progetti speciali, “Venetika”, l’opera del cineasta Ferzan Ozpetek con protagonista Kasia Smutniak, in arrivo il 29 marzo al Maxxi dal Padiglione Venezia della 58a Biennale d’Arte di Venezia, mentre per quanto riguarda i premi sono in programma il Maxxi Bulgari Prize, il Premio italiano di Architettura e il Premio Graziadei per la Fotografia.