Mese della fotografia: marzo 2019 il focus è su Roma

Roma accoglie con entusiasmo il "mese della fotografia". Tutta la Città aderisce a quella che definiamo "l'ottava arte". La nuova cultura del "clic" è la benvenuta

macchina fotografica

Per i 31 giorni che attraversano il mese di marzo, nella Capitale per la prima volta si mettono da parte i pennelli e si dà voce all’arte fotografica.

Roma dà il benvenuto al “Mese della fotografia”. L’evento itinerante è organizzato e promosso dall’Associazione FARO e da MFR19 che congiuntamente l’hanno presentato giovedì 21 febbraio al Museo MACRO.

Sono più di 250 gli eventi non stop dedicati al mondo della fotografia, che coinvolgono professionisti e appassionati, analogici e digitali, online e offline. Il mese della fotografia non è riservato solo a coloro che vogliono “guardare” ma anche a tutti quelli che vogliono ascoltare. In effetti, il pubblico potrà gratuitamente visitare esposizioni come partecipare a seminari, workshop, masterclass e incontri ravvicinati con i professionisti del settore, che siano fotografi, istituti o associazioni.

La kermesse romana esce dalla convenzionalità coinvolgendo oltre alle classiche gallerie anche negozi, scuole, università, fino al mondo dell’hotellerie e della ristorazione. Si celebra la fotografia anche come espressione di creatività più facilmente accessibile ai molti, senza per questo farne un’arte minore.

L’arte dello scatto ha unito l’intera città e la mappa si fa fitta di eventi, dal centro storico fino alle zone decentrate, dagli spazi più grandi come Palazzo Merulana dove andrà in scena il talk con il grande Franco Fontana alla Casa del Cinema che celebra il Maestro Fellini con una mostra di Vittorio Rastelli, agli antichi rioni.

La Galleria Vittoria di Via Margutta per l’occasione accoglie “Realtà Sfumate” dove Anna Ricca debutta con immagini urbane su carta 100% cotone tutte scattate con smartphone, in mostra dal 6 al 17 marzo. La fotografia è un’arte che sta a cuore a molti ma deve trovare il suo spazio e l’evento romano ne è la dimostrazione vista la grande quantità di adesioni. “Rappresentare un dettaglio in uno scatto è un gesto d’amore verso la fotografia e in questo modo l’immagine diventa unica e personale”, spiega Tiziana Todi, titolare e curatrice della Galleria Vittoria che dalle esposizioni fotografiche non è mai rimasta delusa.
Anche la galleria d’arte Spazio 40, nel cuore di Trastevere, ospiterà una selezione di scatti cittadini dal titolo “Frammenti Urbani-Punti di Vista a confronto”, dove tre fotografi si metteranno a confronto attraverso immagini della città di Roma ritratta da angolazioni differenti. “Le persone apprezzano sempre di più la foto perché in quell’immagine vedono una parte della loro vita reale”, spiegano da Spazio 40, “scegliendo un buon artista e una bella esposizione il risultato è sempre positivo e anche le vendite aumentano ogni volta”.
Secondo Daina Maja Titonel, cresciuta a pane e arte grazie alla carriera del padre il pittore Angelo Titonel, “non esiste differenza tra un quadro e una foto perché è la sensibilità dell’artista l’elemento principale che influenza la scelta. Ben vengano le iniziative come quella romana se può dare motore alla fotografia”. La Galleria di Daina, la MAC Maja Arte Contemporanea ha appena inaugurato in Via di Monserrato la personale del fotografo romano Andrea Calabresi “Sun, and Close Landscape” in mostra fino al 18 aprile.

La forza dello “scatto” è, quindi, la rappresentazione della realtà che le permette di entrare in intimità con lo spettatore più di altre arti concettuali o classiche che siano.

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