Michelangelo era mancino: usava la destra per colpa dei pregiudizi

Partendo dal grande artista, un viaggio nel mondo dei mancini famosi e una curiosità: anche gli animali prediligono una delle due zampe

Michelangelo era mancino, ma fu costretto a nasconderlo. La mano sinistra, infatti, era considerata quella “del diavolo“, degli “invertiti” e dei “rovesciati”. Per questo motivo, sin da giovanissimo, il grande artista si esercitava nel dipingere con la destra, pur  continuando a usare la sinistra nelle azioni di forza come cesellare o scolpire scolpire.

Una ricerca scientifica lo dimostra
Ad affermarlo con ragionevole certezza vi è  lo studio pubblicato su Clinical Anatomy dall’esperto di medicina nell’arte Davide Lazzeri, che ha confrontato il tratto impresso nelle opere di Michelangelo con la recente scoperta della sua artrite alle mani e con l’autocaricatura ritrovata nel dipinto di Vittoria Colonna, dove si vede l’artista che dipinge con la destra.

Soffriva di artrite degenerativa
Questi nuovi indizi confermano quanto riportato nella biografia di un assistente di Michelangelo, Raffaello da Montelupo, in cui si racconta come il maestro rinascimentale fosse mancino naturale e provasse sempre a usare la mano destra, tranne che nelle azioni di forza. Le prove, spiega Lazzeri all’ANSA, “emergono dall’analisi del tratto dei disegni e dallo studio del 2016 in cui ho descritto l’artrite degenerativa che ha colpito la mano del Maestro, in particolare la mano sinistra come si evince dai quadri, usata per i lavori di forza come scolpire e cesellare.

E’ una questione genetica… e un vantaggio
Un gruppo di ricercatori ha catalogato le impronte delle mani nei disegni preistorici e ha constatato che la proporzione dei mancini ai tempi delle glaciazioni sembra coincidere con quella dei nostri giorni. Considerando che il mancinismo ha una componente genetica, e che dunque subisce gli effetti dell’evoluzione, i ricercatori di questo studio si sono chiesti come mai la media dei mancini sia rimasta costante nei secoli. La risposta è stata che, malgrado il mancinismo sia relativamente raro, l’essere mancini comporta dei vantaggi rispetto ai destrimani.

Sono più abili in alcuni sport
Nei tempi preistorici, ad esempio, il vantaggio poteva rivelarsi nei combattimenti. Un mancino infatti si muove in modo diverso da un destrimano e questo lo può favorire sorprendendo l’avversario. Questa particolarità è tuttora evidente in alcune discipline sportive, quali il tennis, il pugilato e la scherma.

Mancini “famosi”
Una ricerca inglese pubblicata su Nature Neuroscience ha dimostrato che sono sicuramente meglio dotati, dal punto di vista neurologico. Un esempio insindacabile? Leonardo da Vinci. Ma chi sono gli altri mancini famosi?, Albert Einstein,Van Gogh e Napoleone, solo per citarne alcuni.

Gli animali sono destri o mancini?
E’ una prerogativa solamente degli esseri umani? Assolutamente no! La lateralizzazione è una peculiarità comune a tutto il regno animale. Ma come si fa a capire se il nostro micetto o cagnolino è mancino? Osservate in quale direzione scodinzola il vostro cane oppure quale zampa usa il gatto per giocare o per prendere il cibo e vi darete una risposta. Tenendo a mente che uno studio ha evidenziato che la  lateralizzazione, nei gatti, è legata al sesso. La maggior parte dei maschi è destra.

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