L’Auditorium Parco della Musica portera’ il nome di Ennio Morricone, il grande compositore scomparso il 6 luglio. L’Assemblea Capitolina ha votato all’unanimita’ una mozione che impegna la sindaca Virginia Raggi a intitolare il polo musicale progettato da Renzo Piano all’artista e contestualmente ad avviare l’iter amministrativo per dedicare al maestro una strada di Roma.
“Oggi siamo di fronte alla sua famiglia per dedicargli uno dei luoghi di eccellenza della musica a Roma. Sono certa che questa dedica amorevole sia pienamente condivisa dai nostri concittadini”, ha detto la sindaca Virginia Raggi. “Pochi come il maestro Morricone – ha aggiunto – sono stati capaci di emozionarci, coinvolgerci con i suoi concerti. Le sue musiche sono una parte essenziale del cinema contemporaneo. Stiamo celebrando una persona di grande spessore umano e artistico che merita che Roma continui a ricordarlo per quello che ha lasciato nella nostra memoria”.
“C’e stato un moto unanime di tutte le forze politiche per questo atto necessario e indispensabile – ha detto il presidente Marcello De Vito – per ricordare questa straordinaria figura, autore di musiche leggendarie”. De Vito ne ha ripercorso la carriera, sottolineandone sslo “stile di vita semplice, moderato e schivo, un passo dietro le quinte. Ha sempre ricordato la sua romanità: era nato nel 1928 nel cuore di Trastevere. Pur con le sirene dell’America ha sempre voluto vivere nella sua città”.
Nicola Piovani, Giuseppe Tornatore, uno dei figli del maestro, Marco, il nuovo consiglio d’amministrazione della fondazione Musica per Roma con la neo presidente Claudia Mazzola: diversi i presenti al consiglio straordinario di Roma dedicato al compositore premio Oscar. Un primo momento musicale, con il “Tema di Deborah” dal film “C’era una volta in America”, eseguito dall’orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia, ha aperto la seduta. Commosso il figlio, Marco Morricone, che si e’ limitato a un veloce saluto per poi passare la parola ai tanti amici presenti oggi nell’Aula Giulio Cesare del Campidoglio. “L’Auditorium era casa sua – ha detto -. Sono molto emozionato, vorrei che parlassero altri perche’ in questo momento mi sento un po’ con la lacrima facile”. Il pianista Nicola Piovani ha sottolineato che “Ennio Morricone non era un musicista del Novecento ma del Duemila”, mentre il regista Giuseppe Tornatore ha spiegato: “Ho avuto molta fortuna nella mia vita ma il piu’ grande privilegio e’ stato conoscere Ennio Morricone, e’ stato l’incontro piu’ bello, trasparente e memorabile della mia carriera. Questo compositore ha in qualche modo musicato la nostra vita. Ci ha accompagnato per 80 anni regalandoci emozioni indimenticabili”. Tra gli altri intervenuti Giorgio Assumma, avvocato e professore, Gaetano Blandini, direttore generale Siae. Non era presente invece la moglie Maria Travia.