Addio alla Regina del Soul, Aretha Franklin è morta a 76 anni nella sua casa di Detroit. La sua agente, Gwendolyn Quinn, ha annunciato che la causa della morte è stato un cancro al pancreas. Le sue condizioni di salute sono peggiorate negli ultimi giorni.
Una voce che ha segnato la storia della musica – non solo americana – cantava sin da bambina: nata a Memphis nel Tennessee, la figlia di un ministro si era fatta le ossa cantando nei cori gospel e già a 18 anni ottenne il primo contratto con la Columbia Records.
Qualche anno più tardi, nel 1967, firma con con l’Atlantic Records e diventa la “voce” per eccellenza del R&B, mentre a fine degli anni 60 si guadagna il soprannome con cui tutti la conoscevano e amavano: la Regina del Soul. Nel 1967 incide una delle sue canzoni più note: Respect che divenne un inno per il movimento femminista e di riconoscimento dei diritti civili, un vero e proprio inno degli anni 60.
Come ricorda il Washington Post, questa richiesta di “rispetto” da parte di una donna al proprio marito era qualcosa che negli USA non si era mai ascoltato, il quotidiano cita il suo biografo Peter Guralnick:
“Aretha sconvolse l’atmosfera, l’atmosfera estetica, impose un nuovo standard che nessun altro poteva raggiungere”.
Nel 1968 incide I Say A Little Prayer, canzone scritta da Burt Bacharach e incisa l’anno precedente da Dionne Warwick, ma fu la voce di Aretha Franklin a renderla un classico del R&B. Fra le sue altre hit: Think, (You Make Me Feel Like) A Natural Woman e Son of A Preacher Man. Tanto che nel 1968 fu creata dai Grammy la categoria miglior cantante R&B per premiare la sua unica voce.
Ben venti dei suoi singoli raggiunsero il primo posto nella classifica di Billboard dedicata al R&B, 112 dei singoli incisi nella sua carriera hanno raggiunto la classifica dei migliori 100, 17 in quella dedicata al pop. Per il talento unico della signorina Aretha Franklin fu coniato il soprannome di Regina del Soul dal dj Pervis Spann nel 1968.
Sono gli anni 60, la sua decade eccezionale, negli anni 70 il cambio di sonorità la porterà a un declino nella sua carriera e “ripartirà” negli anni 80, quando partecipò in carne e d’ossa e con la sua stupenda voce in The Blues Brothers per il film cantò Think. Nel 2008 vinse il suo ultimo Grammy in coppia con Mary J Blige per il singolo gospel Never Gonna Break My Faith.
La voce di mezzosoprano di Aretha Franklin segnò un’epoca ed è caratterizzata da un impressionante gamma vocale, potere e commando insieme alla capacità innata di dare vita al testo, un talento unico come ha sottolineato Natalie Cole:
“Metteva a nudo la sua voce, si esponeva, faceva di tutto, anche mettersi sul palco urlare e piangere. Aveva quel non so che a cui tutti rispondevano”.
La sua voce e le sue canzoni divennero simbolo di un’epoca, cantò alle manifestazioni di Martin Luther King e al suo funerale e le emozioni hanno attraversato diverse epoche e generazioni. Quando nel 1968 incise il suo primo disco soul, Aretha Franklin spiegò così l’attaccamento a questo genere musicale, come riporta il Washington Post:
“Per me il soul è un sentimento, molta profondità ed essere in grado di portare in superficie quello che mi succede dentro, rendere chiaro tutto. Molti possono avere l’anima, è solo l’emozione che colpisce le persone”.
Il suo stato di salute preoccupava i fan sin dal 2010, anche a causa del considerevole aumento di peso. Nel 2011 si sottopose a un intervento per perdere peso, ma lo negò e parlò per la prima volta del suo cancro al pancreas.
Il successo nella carriera non si rifletté nella sua vita privata, divorziò nel 1969 e anche il suo secondo matrimonio terminò con un divorzio. Il padre fu sparato nel 1979 e visse in coma fino al 1984 e nel 2010 uno dei suoi figli fu picchiato in una stazione di servizio. Diciotto i Grammy vinti, alla Regina del Soul il suo “storico” soprannome piaceva e pure parecchio:
“È un riconoscimento alla mia arte, significa che sto eccedendo nella mia arte e nel mio primo amore. E lo apprezzo moltissimo”.
Le sue canzoni più amate
Son of a Preacher Man
Chain of Fools
(You Make Me Feel Like) A Natural Woman