Addio a Hubert de Givenchy, il famoso stilista francese è morto all’età di 91 anni nel sonno con lui se ne va un altro nome d’oro della storia della moda, non solo francese. A dare la notizia il suo compagno, lo stilista Philippe Venet, che ha inviato una nota per annunciare il decesso: “Monsieur de Givenchy si è spento nel sonno sabato 10 marzo 2018. I suoi nipoti e i loro figli compartono il loro dolore”.
Con la sua morte se ne va uno degli ultimi testimoni dell’haute couture francese e un uomo che da sempre era sinonimo di stile e raffinatezza. Hubert Taffin de Givenchy era nato il 20 febbraio 1927 in una famiglia protestante della nobiltà francese, il padre muore quando ha appena due anni e lo stilista cresce idolatrando la madre dalla quale eredita i tratti somatici e un’eleganza innata.
La passione per la moda nasce in famiglia, grazie alla collezione di tessuti e vestiti del nonno, Hubert poteva ammirarla solo se prendeva buoni voti, come riporta il quotidiano francese Le Monde. Nonostante la sua attenzione per le buone maniere e il buongusto, Hubert è destinato a diventare un avvocato, ma sarà l’incontro con lo stilista spagnolo Cristobal Balenciaga a cambiargli la vita.
A 17 anni inizia a studiare moda grazie a Jacques Faith e diventa l’assistente di Elsa Schiaparelli, dopo quattro anni passati al suo fianco, decide di lanciare la propria attività: a 25 anni, nel 1952, crea la Maison Givenchy. Qualche tempo dopo, si stabilisce nel suo ufficio a 3 avenue Georges V, e inizia a creare dei pezzi che entreranno nella storia della moda: come i“separabili”, blusa, pantaloni e gonna da ammirare come si vuole.
Givenchy diventa lo stilista prediletto di Audrey Hepburn, della quale sarà anche amico, realizzerà i vestiti per il film Sabrina e l’attrice diventerà l’icona del suo stile nel mondo. Givenchy vestirà poi anche dive e icone di stile del calibro di Jackie Kennedy, Grace Kelly, Marlene Dietrich, Greta Garbo, Lauren Bacall, Jeanne Moreau e Ingrid Bergman.
Lo stilista vestirà poi Audrey Hepburn in uno dei capi più noti della maison: il tubino nero che l’attrice indosserà nel film A Colazione da Tiffany. L’attrice raccontò così gli abiti creati dal francese: “Givenchy crea vestiti di qualità che combinano semplicità e bellezza”.
Hubert de Givenchy, qualche anno più tardi nel 1969, lancia la sua prima linea maschile: Gentleman Givenchy. Finalmente negli anni 70 arriva anche il riconoscimento degli altri colleghi, viene nominato con la Légion d’Honneur nel 1983. In questi anni, lo stilista cede la sua maison al gruppo LVMH.
Nel 1995, l’elegante stilista francese non si sente più rappresentato dalla moda e decide di lasciare la maison che porta il suo nome, prendono il suo posto una serie di giovani stilisti inglesi: John Galliano (che lascerà poi per unirsi a Dior), Alexander McQueen e Julien MacDonald. Dal 2005 al 2017, l’italiano Riccardo Tisci ha realizzato le collezioni per la maison. L’attuale direttore artistico è Claire Wright Keller.
Nel 2010, la maison francese usò per la prima volta una modella transgender: Lea T. Lo stilista ha anche contribuito al restauro di numerosi monumenti francesi.