Mostre/ A Tivoli i molti volti dell’Imperatore Adriano

Fino al 5 maggio in esposizione temporanea a Villa Adriana

Fino al 5 maggio in esposizione temporanea a Villa Adriana a Tivoli presso i Mouseia, la mostra Io sono una forza del passato: Adriano, i ritratti a cura di Andrea Bruciati, che presenta per la prima volta riunite insieme le tipologie ritrattistiche finora individuate dell’imperatore Adriano (117-138 d.C.) con prestiti provenienti dai Musei Capitolini di Roma, dal Museo Archeologico Nazionale di Napoli e anche dalle collezioni dell’Istituto Villa Adriana e Villa d’Este.

Un’occasione importante per fare il punto della situazione sugli studi riguardanti l’immagine di Adriano, di cui massimo esperto fu Max Wegner, che nel 1956 studiò e suddivise in sei tipologie gli oltre 150 ritratti adrianei noti, giungendo, invece, oggi al riconoscimento di otto tipologie.

Andrea Bruciati, curatore e direttore delle VILLÆ, commenta: “La Regina Villarum che l’imperatore Adriano fece edificare a Tivoli tra il 118 e il 138 d.C. materializza il legame profondo del presente con le suggestioni del mondo classico. Attraverso questo nuovo ed inedito progetto scientifico, in un gioco di specchi, il ritratto dell’Imperatore, una forza del Passato, consente di aggiornare, problematicizzandolo, il ruolo della rappresentazione plastica del Potere. Di contro, citando Pasolini, di percepire la parte più vitale della nostra Memoria, sede dei nostri Ricordi e dei nostri Conflitti”.

Il criterio principale nella suddivisione delle diverse tipologie è il trattamento e le differenze nel disegno delle ciocche della capigliatura, pur nell’apparente somiglianza con l’utilizzo dell’acconciatura detta “coma in gradus” di epoca neroniana e flavia con ampia frangia sulla fronte. Invece, per l’inquadramento cronologico degli esemplari risulta fondamentale la struttura del ritratto e i dettagli dello stile, come la lavorazione a trapano della capigliatura. Da notare il trattamento plastico dell’iride e della pupilla, che divengono realistiche grazie ad un’accurata incisione dell’incavo della superficie del globo oculare, una vera e propria innovazione tecnico-estetica comparsa per la prima volta nella ritrattistica intorno al 130 d.C. Nella maggior parte delle tipologie l’Imperatore è rappresentato con una corta barba, che probabilmente tende ad evidenziare l’inclinazione verso la grecità e la figura del filosofo.

© StudioColosseo s.r.l. - studiocolosseo@pec.it
Il Sito è iscritto nel Registro della Stampa del Tribunale di Roma n.10/2014 del 13/02/2014