È stato scoperto il murales “Anti-semitism, history repeating”, in occasione dell’inaugurazione della mostra “La fine dei lager nazisti” della Fondazione museo della Shoah. L’opera dell’artista Alexsandro Palombo raffigura Liliana Segre e Sami Modiano con le divise dei lager.


Il murales, vandalizzato due volte a Milano, è ora collocato davanti al Portico d’Ottavia a Roma e sarà visibile fino al 2 febbraio. La mostra a cura di Marcello Pezzetti, invece, è ospitata presso la Casina dei Vallati, sede museale della Fondazione. L’obiettivo è quello di celebrare l’ottantesimo anniversario della liberazione di Auschwitz e la fine dei lager nazisti, attraverso una selezione di fotografie, filmati d’epoca, documenti ufficiali e testimonianze dirette. All’evento erano presenti, tra gli altri, il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, il presidente alla commissione Cultura della Camera dei deputati, Federico Mollicone di Fratelli d’Italia, l’ambasciatore di Germania in Italia, Hans-Dieter Lucas, il presidente della Comunità ebraica di Roma, Victor Fadlun, e il presidente della Fondazione museo della Shoah, Mario Venezia.
“Sono felice di essere qui per questo atto importante di giustizia e di impegno, in occasione dell’ottantesimo anniversario della liberazione di Auschwitz”, ha detto Gualtieri. “È fondamentale che questa esposizione sia presentata ai romani. Noi stiamo ricordando l’abisso del genere umano e tutto ciò che ci aiuta a capire di cosa stiamo parlando è fondamentale. La Shoah non è solo un lutto del popolo ebraico, ma parla a tutta l’umanità”, ha ribadito il sindaco.
Per Mollicone, “è un onore portare i saluti del Parlamento a questo importante momento di inaugurazione. Iniziative come questa testimoniano che la fotografia, l’arte visiva e il cinema giocano un ruolo di primo piano nel mantenere viva la fiamma della memoria. In questo senso, insieme all’allora ministro Sangiuliano, e ora con il ministro Giuli, abbiamo approvato in Parlamento il disegno di legge di cui sono stato il relatore, sull’istituzione del Museo della Shoah a Roma”, ha concluso.
Secondo il presidente della Fondazione museo della Shoah, Mario Venezia, “quella del murales è una manifestazione pacifica per resistere ad atti di vandalismo, ma anche a rispetto di tutti gli studenti che seguono Samy e Liliana con simpatia. Per quanto riguarda la mostra abbiamo fatto una scelta un po’ più coraggiosa, inserendo alcuni filmati più toccanti perchè è arrivato il momento di far vedere ciò che è veramente accaduto”.