Palazzo Corsini apre ai visitatori con una mostra sui reperti trovati nello scavo archeologico avvenuto nel suo giardino duranti i mesi scorsi. Curata dalla Soprintendenza Speciale di Roma e dall’Accademia dei Lincei, l’esposizione, intitolata Il giardino di Palazzo Corsini: la scoperta di un angolo antico di vita romana è a ingresso gratuito e resterà aperta fino al prossimo 31 luglio. Lo scavo nel giardino di Palazzo Corsini aveva, tra l’altro, portato alla luce i resti di una fornace, il più antico impianto produttivo trovato all’interno della città storica. Saranno esposti infatti una serie di reperti legati alle lavorazioni che si svolgevano in questo luogo, con particolare attenzione alla raffinata ceramica invetriata e alla ceramica sigillata italica e da fuoco, con brocche trilobate, scarti di lavorazione, nonché vari tipi di lucerne.
Notevoli anche le testimonianze della lavorazione di osso e corno: fusaioli, ovvero dischi forati per la decorazione di stoffe e abiti, aghi, fermagli per capelli, spatole. Molti anche i reperti in metallo -crogiuoli, aghi, catenelle, ganci. Lo scavo ha portato alla luce anche una grande varietà di anfore Dalle grandi anfore olearie, di tipo Dressel 20, a quelle per il trasporto del garum (salsa di pesce e pesce salato) e forse del vino (tipologie Dressel 14, Beltram II, Gallica 4, Cretese 4). La mostra si profila come uno spaccato di vita nell’antica Roma dall’età augustea al III secolo d. C., manufatti semplici ma anche raffinati, testimonianza della quotidianità nella capitale dell’impero.