Perù: paradiso del Centro America tra Inca e spagnoli

Il nostro viaggio in Perù è stato un condensato di esperienze, sorprese, percorsi estremi e realtà inimmaginabili

Macchu Picchu

Siamo stati in Perù, abbiamo alloggiato sul Lago Titikaka, mangiato ceviche a Lima , scalato la montagna del Macchu Picchu e bevuto tè di coca a Cuzco.

Da sempre meta preferita dai cosiddetti Backpackers (turisti con lo zaino) il Perù, per un intreccio di fattori negativi che hanno coinvolto altre mete turistiche, si trova oggi ad affrontare un numero di viaggiatori superiore ad ogni previsione.

Ed è così che, turisticamente parlando, siamo entrati nell’era del continente Sudamericano. L’inverno europeo corrisponde all’estate peruana (e non peruviana) ma il clima mite permette un viaggio piacevole durante tutti i mesi dell’anno. Capace di donare un bagaglio di emozioni tanto grande da far dimenticare la spesa e le sveglie notturne e i lunghi spostamenti. Esclusa la costa, il resto dell’immenso territorio è composto da foresta (Amazzonica) e montagne, tra le più alte del Centro America (le Ande).A tutti coloro che lo hanno inserito nella lista dei dieci viaggi da fare nella vita, lo consigliamo perché supera, di gran lunga, le aspettative.

Muoversi con anticipo agevola il processo di organizzazione, soprattutto se è soliti gestire il viaggio in autonomia piuttosto che affidarsi al turismo di massa. Dall’Italia non esistono voli diretti ma solo tratte che prevedono diversi scali. Le compagnie di bandiera spagnole e olandesi sono le più efficienti e quelle che vi garantiranno il viaggio più breve. Che partiate da Roma oppure da Milano le soste più frequenti sono Madrid ed Amsterdam (in base alla compagnia aerea scelta). Una volta arrivati all’imbarco dovrete solamente armarvi di pazienza (e preferibilmente di un libro) per affrontare le circa 12 ore di volo previste.

La prima meta è sempre Lima, la capitale: 9 milioni di abitanti su Wikipedia, 12 nella realtà. Considerata da tanti una semplice tappa di scalo. In realtà è la città/capitale da cui parte l’intera storia dei conquistadores spagnoli e offre tantissime cose da vedere. Nonostante il traffico di auto che caratterizza la città, il Perù rapisce fin da subito grazie ai suoi paesaggi, alla gioia del suo popolo e al famoso pisco sour, tipico cocktail locale che accompagna ogni pasto.

A Lima l’imbarazzo della scelta del cibo è incredibile e sottolineiamo che è considerato tra i migliori al mondo! Un paio di giorni sono sufficienti per ammirare il centro storico, la Plaza Des Armas e il Distretto di Barranco, un piccolo quartiere famoso per i suoi locali notturni e per le gallerie d’arte contemporanea. Avere a disposizione qualche giorno in più vi permetterà di visitare Huacachina, un’oasi nel deserto a 4 ore di macchina da Lima, circondata dalle dune più alte del mondo. A Lima potete camminare sulla costa ammirando le albe e i tramonti più belli di sempre. Trovandosi a livello del mare non avrete problemi di altitudine, caratteristica con cui dovrete fare i conti una volta iniziato il viaggio verso l’entroterra.

A esclusione della costa, il resto del Paese si sviluppa in altitudine. Le sue dimensioni esagerate fanno si che il Perù confini con l’Ecuador, la Colombia, il Brasile, la Bolivia e il Cile. Quando si parla di altezza in Perùsi parla di montagne che partono dai 2.000 metri e arrivano fino ai 5.000. Le infinite guide online e i blog spesso omettono quanto sia importante organizzare l’itinerario considerando l’altitudine. E’ fondamentale per la salute salire in modo graduale, mai e poi mai affrontare direttamente l’alta quota. Ma con le giuste precauzioni si può raggiungere anche Cuzco (3.440 mt). Chiamato anche “l’ombelico del mondo” per la sua posizione centrale  è tappa necessaria se il vostro obiettivo è la Montagna del Machu Picchu.

Cuzco è una cittadina di circa 500.000 abitanti, fu capitale dell’Impero Inca e successivamente conquistata dalla Spagna. Dopo scontri sanguinosi in cui persero la vita migliaia di Incas , divenne centro operativo degli invasori europei. Grazie alla ricchezza architettonica tipica della cultura spagnola e il verde paesaggio circostante, dove ancora sopravvivono le costruzioni inca, Cuzco è, dal 1983, Patrimonio dell’Umanità.

Un’alimentazione povera di grassi e un’abbondante idratazione vi saranno di aiuto durante tutto il viaggio, ma l’altitude sickness (il mal d’altitudine) non sarà mai esclusa del tutto. Importante è sapere che esiste la possibilità di trascorrere qualche giorno a letto con nausea e febbre (noi l’abbiamo scampata). Tutti gli alberghi sono perfettamente attrezzati con bombole di ossigeno e foglie di coca per alleviare i sintomi. Masticare foglie di coca e bere tè di coca è un vero toccasana, non c’è luogo in cui non ve li offriranno.

Che si opti per un viaggio on the road o in modalità aereo, una volta visitata la città di Cuzco e scattato il selfie con le rovine del Machu Picchu (tra le 7 meraviglie del mondo), per rendere l’esperienza unica bisogna avvicinarsi al confine con la Bolivia e dormire sul Lago Titicaca. Potete raggiungerlo in aereo (con un’ora di volo) o in macchina. La precarietà delle infrastrutture rende i tempi di percorrenza in auto sono sempre lunghi. Ma vista la bellezza dei paesaggi non ve ne pentirete e (sicuramente) risparmierete.

Il lago Titicaca è un lago tanto grande da essere navigabile. Si trova a 4.000 metri di altezza ed è culla de gli Uros, un popolo pre-inca visceralmente legato a queste acque. Un popolo che vive felicemente su isole fluttuanti prive di elettricità. Gente libera dalle schiavitù della metropoli, che cura e difende il suo lago con lo stesso amore che si ha per un figlio. Le grandi famiglie che regnano su questo specchio d’acqua hanno occidentalizzato le proprie capanne e dato vita ad una “attività alberghiera” che permette l’acquisto di materie prime necessarie e rende possibile, per chi ha la fortuna di capitarci, di dormire sul lago più alto del mondo.

La bellezza del Perù è dovuta alla commistione tra la cultura Inca e quella spagnola. Le invasioni del 1500 hanno lasciato ferite inguaribili dovute agli stermini, che ancora echeggiano. Ma la presenza spagnola ha inevitabilmente dato vita ad un processo di evoluzione mai avvenuto negli altri paesi del Centro America. Il popolo peruano si manifesta malinconico ma allo stesso tempo riconoscente agli invasori per il patrimonio culturale di cui oggi godono. Un bagaglio storico e una meraviglia naturale che insieme lo rendono uno dei paesi più belli del mondo. Tanto da aver avviato un’evoluzione economica e sociale senza precedenti.

Il clima mite, la fertilità della terra e l’ingegno ereditato dalle antiche popolazioni Inca hanno permesso un eccellente sfruttamento dei beni locali. Gli abitanti del Perù sono ambiziosi, fieri, generosi e autosufficienti. Consapevoli della ricchezza della propria terra hanno dato vita ad un’economia turistica e agricola. L’infinita quantità di prodotti nostrani permette alla cucina peruviana di essere tra le più famose del mondo. I prodotti della terra sono così tanti da non avere bisogno di importazioni. Il Perù è un popolo di cuochi, alcuni tanto famosi da aver promosso la cultura peruana in tutto il mondo attraverso il cibo.

Abbiamo scoperto che in questo paese esistono 5.000 tipi di patate e 2.000 tipi di mais. Pascolano ovini, bovini e suini dalla carne soffice e gustosa. Il sole caldo e la pioggia rendono la frutta dolce e saporita: papaya, avocado, banane, mango. Tra le ricette più note anche all’estero c’è il ceviche, pesce bianco sottile marinato nel lime e spezie locali. Quello che abbiamo provato non ha nulla a che vedere con la versione diffusa ovunque e oggi tanto di moda. Meno conosciuta fuori dal Perù è la causa peruana, un tortino di patate dolci locali in forma di purea ripiena di pollo, avocado e maionese. Servita anche ripiena di tonno o di uova sode.

Elencare tutto ciò che questo paese è in grado di offrire sarebbe impossibile. Di certo se esiste il Mal d’Africa, esiste anche il mal di Perù. Un luogo che difficilmente potrete dimenticare.

 

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