Quella volta che Michela Murgia fece il pienone parlando di catechismo femminista: torna al Pigneto il festival InQuiete 

A ottobre doppio appuntamento - 13 e 14 e dal 20 al 22 - per la settimana edizione della rassegna sulla scrittura delle donne, con alcune novità: più spazio a saggi e poesia, e una nuova sezione dedicata alle esordienti

Nato nel 2017 da una scommessa dalle fondatrici della libreria Tuba, Barbara Leda Kenny e Barbara Piccolo, insieme a Francesca Mancini, Maddalena Vianello e Viola Lo Moro, il festival InQuiete, dedicato alla scrittura delle donne, il prossimo ottobre spegne sette candeline e, nonostante le difficoltà di un evento indipendente, chiama a raccolta oltre cento artiste, pensatrici e scrittrici. Barbara Kenny racconta a Radiocolonna un aneddoto dei primi anni dell’evento, ricordando la scrittrice Michela Murgia, da poco scomparsa.

Femminismo e religione: un ricordo di Michela Murgia

 

Quando Michela Murgia nel 2019 propone alle organizzatrici del festival un incontro per parlare della catechesi femminista la prima reazione è incredulità, per quello che all fine si dimostra un successo inaspettato sul fronte della partecipazione. “Siamo rimaste basite – racconta Barbara -. Nessuna di noi è religiosa e nessuna di noi ha idea del modo in cui sia possibile unire in un dibattito il concetto di catechesi a quello di femminista”. L’unica che può farlo è Michela Murgia, decidono, e danno il via libera.

“Nell’edizione del 2009 – continua – abbiamo due palchi. Michela fa questo incontro al cinema e poi si sposta per la chiusura del festival all’evento di Morgana“, il podcast che racconta storie di donne fuori dagli schemi, curato insieme a Chiara Tagliaferri. Certe che quest’ultimo evento avrebbe attratto più pubblico, le organizzatrici valutano sufficiente la capienza del cinema per l’incontro con Murgia e la teologa Marinella Perroni. E invece, a un certo punto, in strada inizia a formarsi una coda lunghissima di persone. “Mi viene un attacco di panico, racconta Barbara, perché vedo che si è creata una fila spontanea davanti al cinema che fa il giro dell’isolato e ritorna dall’altro lato. Penso: “Ma noi tutta questa gente dove la mettiamo?'”. Alla fine le organizzatrici decidono di spalancare tutte le porte del cinema “creando degli osservatori. La gente inizia ad assieparsi davanti alle porte per poter seguire. È stata una cosa allucinante – conclude Barbara – perché quando Michela e la teologa iniziano a parlare si crea un silenzio assoluto, per cui le persone, anche quelle all’esterno, riescono a sentire tutto. C’è un ascolto così concentrato che il suono arriva ovunque”.

Alla libreria Tuba Mounia El Kotni

 

La settimana edizione del festival dedicato alla scrittura femminile torna anche quest’anno in due fine settimana (il 13 e il 14 ottobre e dal 20 al 22 ottobre) con parecchie novità: più spazio a saggi e poesia e una nuova sezione dedicata agli esordi. “Essere un festival indipendente ci dà grandissima libertà – racconta Barbara – ma ogni anno è una scommessa esserci”, aggiunge, visto che il finanziamento comunale “è legato ai bandi”, anche se il progetto negli ultimi anni può contare sul sostegno di ‘Periferiacapitale’, il programma per Roma della Fondazione Charlemagne.

L’anteprima del 13 e 14 ottobre è ospitata dalla libreria Tuba, con alcuni incontri dedicati alle scrittrici esordienti. Barbara cita in particolare l’evento che vede protagonista l’antropologa franco-algerina Mounia El Kotni che porterà al festival “una lettura femminista del cancro al seno”. El Kotni insieme a Rosanna Sestito e Caterina Venturini parleranno del progetto Im/paziente e del libro che racconta l’esperienza di Maelle Sigonneau insieme al lavoro di ricerca portato avanti dall’antropologa.

Spazio ai podcast con Loredana Lipperini e Annalisa Camilli

 

Si entra nel vivo del festival il weekend successivo con una tre giorni (20, 21 e 22 ottobre) al cinema Avorio. Tornano i “Ritratti di Signora” sulle figure di grandi scrittrici, gli incontri su temi letterari e sociali, la poesia e un nuovo format dedicato alle scrittrici esordienti.  La programmazione di inQuiete Kidz si terrà, invece, negli spazi della Biblioteca Mameli con letture e laboratori rivolti non solo ai più piccoli ma anche ai ragazzi, grazie agli incontri con le autrici.

“Alla poesia quest’anno dedichiamo una sessione speciale”, racconta Barbara, ricordando l’incontro di venerdì 20 ottobre con la poeta polacca Ewa Lipska, amica di lunga data del premio Nobel Wisława Szymborska. Mentre i reading poetici saranno affidati alle italiane Antonella Anedda, Silvia Bre, Ilaria Palomba e Sara Ventroni.

Spazio anche ai podcast, con Loredana Lipperini che dedica il Ritratto di signora a Giorgiana Masi, partendo dal suo podcast “Giorgiana – 12 maggio 1977”, mentre la giornalista Annalisa Camilli racconta la storia di Ilaria Alpi a partire da una delle puntate di “Giornaliste”, un podcast dedicato alla storia delle donne che hanno cambiato il giornalismo.

Potete leggere il programma del festival cliccando qui.

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