Il 21 giugno, in occasione della 32esima edizione della Festa della Musica, a Roma dalle 18 alle 24 tutti i cittadini potranno scendere in piazza e per strada e suonare. Inoltre “alle 21.21 ci sarà un flashmob musicale. Tutti si fermeranno e canteranno ‘Volare volare’. È questo il nostro benvenuto all’estate e alla musica” ha detto la sindaca di Roma, Virginia Raggi, in occasione della conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa presso i Musei capitolini.
Oltre all’adesione di enti ed istituzioni pubbliche e private la novità di quest’anno, nella Capitale, è il coinvolgimento dei cittadini tutti: che siano musicisti professionisti, amatori o dilettanti.
“Questa festa è nata nel 1982 a Parigi e in questo modo Roma accoglie e rafforza lo spirito della prima festa in Francia lanciata dall’allora ministro della Cultura Jack Lang: permettere alla musica di invadere tutte le strade della città dalla periferia al centro”, ha aggiunto Raggi.
Dalle 18 alle 24 quindi “tutti coloro che vorranno esibirsi potranno farlo: professionisti o amatori. Bisogna solo iscriversi entro le 24 del 19 giugno per ricevere un kit con alcuni materiali – ha spiegato Raggi – In collaborazione con la Siae le tasse saranno 5 euro per i piccoli gruppi e 149 euro per eventi con oltre 500 persone. Non ci saranno biglietti d’ingresso e tutti gli eventi saranno gratuiti”.
Per partecipare è necessario soltanto compilare un form online e prendere visione del regolamento sul sito www.festadellamusicaroma.it, dove tra l’altro è possibile anche consultare il programma delle esibizioni in continuo aggiornamento.
“Ad oggi abbiamo già ricevuto più di duecento richieste di iniziative ed eventi” ha sottolineato la presidente della commissione capitolina Cultura Eleonora Guadagno.
“Il numero principale di adesioni all’inizio veniva dalle zone più benestanti, ora invece si sta diffondendo l’adesione in tutte le altre zone della città” ha sottolineato il vicesindaco e assessore alla Cultura di Roma, Luca Bergamo.
A disposizione dei partecipanti anche delle Jam Station in alcuni musei e spazi pubblici come fermate della metro (Anagnina, Cavour, Cipro, Termini, Pigneto, Repubblica) dove con la propria strumentazione sarà possibile realizzare la propria performance, e inoltre un kit che sarà possibile ritirare in uno dei 58 punti dedicati.
“Questa festa ha una specificità – ha aggiunto Bergamo -immaginare che le persone si mettono in gioco e insieme si prendono la responsabilità di costruire insieme una festa civica: il numero zero di una festa civica. Stiamo facendo un lavoro per ricondurre questa festa al suo spirito originario. In una città in cui il 50% non si fida dell’altra metà dei cittadini questo è un modo per far incontrare le persone”.
Nel corso della conferenza stampa di stamattina, animata dalle esibizioni dei Coradan project, dei bambini della scuola media dell’Ic Macinghi Strozzi di Garbatella e dal cantautore Paolo Motta, è intervenuto anche Alberto Magni edicolante rock del municipio IV, quartiere San Cleto, che è stato il primo ad aderire all’iniziativa nella Capitale.