È stato pubblicato in Gazzetta ufficiale il decreto del presidente del Consiglio dei ministri (Dpcm) che prevede l’attivazione della nuova piattaforma digitale dedicata alla raccolta delle firme per i referendum.
La piattaforma – si legge in una nota del dicastero della Giustizia – è concepita per agevolare la sottoscrizione digitale dei referendum abrogativi o costituzionali, e delle iniziative legislative di natura popolare. Con questa nuova iniziativa progettuale, curata dal dipartimento per l’Innovazione tecnologica della giustizia tramite la direzione generale dei Sistemi informativi automatizzati, il ministero della Giustizia ribadisce il proprio impegno nel promuovere strumenti innovativi volti a facilitare la partecipazione attiva dei cittadini e garantire processi democratici più accessibili e trasparenti.
Il sistema – continua la nota -, che ha ottenuto il parere del Garante per la protezione dei dati personali, è utilizzabile dai promotori di proposte referendarie e dagli uffici della Corte di cassazione e delle Camere, per gestire tutte le fasi del processo di raccolta delle firme dei sostenitori in formato digitale. Il sistema effettua poi la verifica della presenza e validità delle firme, mediante interoperabilità con il sistema dell’Anagrafe nazionale della popolazione residente (Anpr), presso le anagrafi dei comuni ove sono residenti i cittadini firmatari delle proposte.
“La piattaforma rappresenta un’innovazione cruciale per la partecipazione politica in Italia e pone il Ministero e il nostro Paese all’avanguardia nell’uso delle tecnologie digitali a supporto della democrazia”, ha dichiarato il ministro della Giustizia, Carlo Nordio.
“Piattaforma per firme digitali passo avanti per democrazia”
“È un passo avanti per la democrazia l’arrivo, da oggi, della piattaforma per la raccolta delle sottoscrizioni degli elettori a sostegno delle proposte referendarie e dei progetti di legge di iniziativa popolare”, spiegano in una nota Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni, deputati di Alleanza verdi e sinistra.
“Ora la raccolta di firme per il referendum contro l’autonomia differenziata e la nostra proposta di legge di iniziativa popolare per il salario minimo che stiamo proseguendo con i banchetti in tutte le piazze d’Italia sarà rilanciata più speditamente utilizzando anche lo strumento digitale. Insieme, con tutte le forze di opposizione per affermare la difesa della Costituzione contro lo spacca Italia e il diritto al lavoro sancito costituzionalmente ma tradito nel paese dal governo Meloni”, concludono.
Magi, piattaforma firme è vittoria +Europa
“Finalmente ci siamo: è possibile firmare i referendum con firma digitale e gratuitamente sulla piattaforma realizzata dal governo. E’ una cosa che chiediamo da anni e ci siamo battuti quasi tre anni fa ormai con Mario Staderini, con l’associazione Coscioni, con Marco Gentili per ottenere questo strumento che semplifica l’esercizio dei diritti politici dei cittadini di promuovere referendum”. Lo afferma il deputato e segretario di +Europa, Riccardo Magi, dopo la pubblicazione in Gazzetta ufficiale della legge. “Con un nostro emendamento nel 2021 è diventata realtà questa piattaforma, anzi è diventata legge e la legge prevedeva l’entrata in vigore a gennaio del 2022. Sono passati tre anni. Ora dobbiamo vedere come funzionerà perché il governo come sempre, da cattiva abitudine, non ha condiviso nulla. Quindi vediamo esattamente come funzionerà, se avrà tutte tutte le funzionalità e la operatività ma – conclude Magi – comunque è una notizia importante utilizziamola per la democrazia e per lo stato di diritto a partire dal Referendum sull’autonomia differenziata e sulla legge elettorale Rosatellum e contiamo di poterla utilizzare da subito per altre iniziative referendarie imminenti”.