Regione Lazio e Sapienza presentano atlante ‘Lazio antico’ – VIDEO

Una mappatura digitale completa dei beni e dei siti archeologici del territorio laziale

“Lazio antico. Atlante del Lazio meridionale”. E’ stato presentato questa mattina all’universita’ Sapienza il progetto realizzato dalla regione Lazio con la collaborazione del Dipartimento di scienze dell’Antichita’. Hanno preso parte alla presentazione il ministro della cultura Dario Franceschini, il presidente della regione Lazio Nicola Zingaretti, la rettrice della Sapienza Universita’ di Roma Antonella Polimeni, il prorettore al patrimonio archeologico Paolo Carafa.

“Lazio antico. Atlante del Lazio meridionale” e’ una mappatura digitale completa dei beni e dei siti archeologici riferibili al periodo tra il IX secolo a.C. e il VI secolo d.C. nel territorio laziale a sud del Tevere. Uno strumento nuovo e di grande valore scientifico che, attraverso la creazione di una moderna Infrastruttura di Dati Territoriali (Idt) ha fatto si’ che si potessero integrare i database digitali gia’ in uso con i dati raccolti e tutte le fonti di informazione disponibili quali studi pregressi, ricerche edite e inedite e indagini archeologiche.

Quello di ‘Lazio Antico’ e’ un progetto “straordinario che mette insieme molte cose: il censimento con le nuove tecnologie del patrimonio archeologico della regione, fa lavorare i giovani ricercatori e giovani laureati che hanno entusiasmo per il sapere. Veramente una cosa importante che vorrei si esportasse nel resto d’Italia”, ha detto il ministro della Cultura Dario Franceschini.

“Dopo tre anni di lavoro con una equipe di ricercatori, di giovani della Sapienza e’ online Lazio antico. Un prodotto unico, che racconta la storia del sud del Lazio, sotto il Tevere passando per Roma. Istruendo una mappatura che non esisteva fino ad oggi, e che ci da’ l’idea delle meraviglie della nostra terra. Ringrazio il ministro Dario Franceschini di essere venuto, perche’ veramente quello che abbiamo presentato oggi e’ un salto nel futuro, ma fondato su una storia meravigliosa”, ha detto il presidente della regione Lazio Nicola Zingaretti.

Il risultato e’ una piattaforma digitale, www.lazioantico.it, in cui la memoria del Lazio e i suoi resti materiali sono stati ordinati nello spazio e nel tempo e riuniti in un’unica presentazione della storia urbana e rurale della regione.

Chiunque, anche dal proprio smartphone, potra’ accedere a questo racconto e alle ricostruzioni grafiche e virtuali che restituiscono contesti e paesaggi oggi scomparsi, ridotti in frammenti o poco noti, frutto dei ritrovamenti archeologici effettuati nelle zone comprese nel Latium Vetus (incluso il suburbio di Roma) e Latium Adiectum. Un lavoro enorme che, dal 2018 al 2021, ha visto il censimento e la catalogazione di epigrafi, sculture, decorazioni architettoniche, pavimentali e parietali in 215 comuni del Lazio con l’analisi di 69 contesti territoriali attribuibili a tutte le antiche citta’ del settore indagato.

Un totale di oltre 41 mila presenze archeologiche e monumentali, le cosiddette Unita’ Topografiche, che hanno condotto alla schedatura di oltre 10 mila oggetti. Sono stati, inoltre, analizzati i resti di 160 edifici e complessi monumentali (tra cui Villa Adriana a Tivoli) proponendone una ricomposizione dell’architettura e dell’arredo. Sono state cosi’ realizzate 216 tavole ricostruttive e 16 tavole “tipologiche” per classi di monumenti (terme, templi, teatri, etc.).

Chiunque potra’ dunque intraprendere questo viaggio nell’antichita’, navigando sulla mappa attraverso le diverse epoche storiche e scoprendo i cambiamenti che il territorio ha subito nel corso del tempo. Grazie al finanziamento della regione Lazio, il progetto ha visto il coinvolgimento di piu’ di 30 giovani studiosi tra i 22 e i 40 anni che hanno collaborato in sinergia con i docenti e le istituzioni coinvolte coniugando conoscenze storico-archeologiche e innovazione.

Un team che la regione ha supportato con 500mila euro grazie ai quali Sapienza, aggiungendo ulteriori contributi propri ha bandito ed erogato in tutto 8 assegni di ricerca, 7 contratti di tipo A e 21 borse di studio.

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