Riapre Palazzo Barberini, dal 1 febbraio con 3 mostre

Visitabile dal lunedì al venerdì

Riapre al pubblico, dal 1 febbraio, Palazzo Barberini, sede delle Gallerie Nazionali di Arte Antica, che si potra’ visitare dal lunedi’ al venerdi’, dalle 10.00 alle 18.00. “Sono stati mesi di grande malinconia, in cui pero’ abbiamo anche lavorato molto, portando avanti la ricerca e i progetti del Museo, oltre al restauro di molte opere e nuove acquisizioni” dice la direttrice, Flaminia Gennari Santori. E prosegue: “Noi siamo qui per il pubblico, percio’ siamo entusiasti di riaccogliere i nostri visitatori. Ovviamente il tema della sicurezza sara’ prioritario, per fare in modo che tutti possano godere al meglio delle nostre collezioni e delle nostre mostre”.

L’accesso sara’ regolamentato nel rispetto delle norme di prevenzione del contagio disposte dalla legge. In particolare, all’ingresso di Palazzo Barberini tutti i visitatori, che dovranno necessariamente indossare la mascherina per tutto il tempo della visita, saranno sottoposti al controllo della temperatura. Saranno poi indirizzati lungo un percorso unidirezionale con distinzione di punto di ingresso e di uscita per garantire la fruibilita’ delle sale nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale. Gel igienizzante e informazioni sulle norme da seguire saranno a disposizione prima dell’ingresso e lungo il percorso di visita. Gli ambienti di servizio, le sale e le superfici comuni saranno ripetutamente puliti e sanificati.

Il servizio guardaroba non sara’ disponibile, quindi si invitano i visitatori a non portare con se’ caschi, zaini o valigie, non ammessi all’interno del museo. In occasione della riapertura saranno visitabili tre mostre temporanee allestite in questi mesi di chiusura e ancora mai aperte al pubblico: ‘Plasmare l’idea. Pierre-E’tienne Monnot, Carlo Maratti e il monumento Odescalchi’, a cura di Maurizia Cicconi, Paola Nicita e Yuri Primarosa, fino al 2 maggio, che celebra l’acquisto da parte dello Stato italiano dalla famiglia Odescalchi del grande modello per il monumento funebre di papa Innocenzo XI in San Pietro in Vaticano, eseguito attorno al 1695-1697 da Pierre-E’tienne Monnot. In esposizione altre 10 opere tra cui l’importante serie di apostoli realizzata da Andrea Sacchi e Carlo Maratti. In mostra anche ‘La Cananea restaurata. Nuove scoperte su Mattia e Gregorio Preti, a cura di Alessandro Cosma e Yuri Primarosa, fino al 2 maggio 2021, un progetto incentrato sulla grande tela raffigurante Cristo e la Cananea di Mattia Preti, restaurata dal laboratorio delle Gallerie Nazionali. Accanto a questo dipinto saranno esposti alcuni quadri di grande formato eseguiti autonomamente o a quattro mani dai fratelli Gregorio e Mattia Preti nella seconda meta’ del Seicento. E ‘L’ora dello spettatore.

Come le immagini ci usano’, a cura di Michele Di Monte, fino al 5 aprile 2021, che esplora attraverso 25 opere, provenienti dalle collezioni delle Gallerie Nazionali e da istituzioni italiane o europee (fra cui la National Gallery di Londra, il Museo del Prado di Madrid, il Rijksmuseum di Amsterdam, la Galleria degli Uffizi di Firenze), la centralita’ dello spettatore nell’estetica della pittura tra Cinquecento e Settecento, evidenziando in 5 sezioni sempre piu’ incalzanti i modi in cui le immagini “includono” lo spettatore all’interno della loro dinamica estetica, narrativa, affettiva e simbolica. E’ stato possibile e lo sara’ fino alla chiusura prepararsi alla visita con una serie di materiali presenti sul sito barberinicorsini.org. A disposizione anche un tour virtuale a 360 gradi per esplorare le sale allestite e per ‘L’ora dello spettatore’ a disposizione anche un video-racconto del curatore che illustra la tematica della mostra. Galleria Corsini rimarra’ invece chiusa al pubblico per il protrarsi degli interventi di manutenzione e riallestimento delle sale espositive.

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