È in corso di svolgimento presso il Polo Museale dell’università “La Sapienza” la quarta di edizione della rassegna RO.ME – Museum Exhibition; la più qualificata ed estesa fiera su musei, luoghi e destinazioni culturali nel panorama italiano. Un appuntamento oramai consolidato che quest’anno arriva alla quarta edizione.
La manifestazione quest’anno avrà come tema generale Oltre la pandemia – Beyond the pandemic, per evidenziare il cambio di paradigma che il Covid-19 ha impresso anche al settore della cultura. I cambiamenti che hanno intaccato irreversibilmente i modelli di fruizione da parte del pubblico e il funzionamento di istituzioni e imprese culturali si accompagnano worldwide all’adozione di strategie e allo sviluppo di progetti innovativi.
All’evento di apertura, svoltosi nella giornata di mercoledì, ha partecipato la Magnifica Rettrice dell’ateneo romano, Antonella Polimeni: “il nostro ateneo ha sempre molto riguardo verso queste tematiche di conservazione e valorizzazione del patrimonio Sapienza, in ottica anche di una collaborazione pubblico – privato. Ritengo questo evento importante perché il rilancio della cultura deve passare attraverso la collaborazione tra mondo della ricerca e tessuto imprenditoriale.
Questa è divenuta la più estesa e qualificata manifestazione museale in Italia, e si candida per diventarlo anche in ambito internazionale. La fiera è l’occasione per evidenziare il ruolo fondamentale della trasmissione del sapere che i musei svolgono ogni giorno, è una missione per l’università, è la nostra terza missione!”
I saluti istituzionali sono stati portati anche dal Prorettore per il “Patrimonio artistico storico culturale” dell’ateneo, Prof. Alessandro Zuccari: “laSsapienza vuole un incremento nell’apertura in questo ambito. Il mio saluto rappresenta l’indirizzo della nuova governance, un momento di svolta”.
In ultimo è stata la volta del Ministro per i beni e le attività culturali della Repubblica Italiana, Dario Franceschini: “Nel 2014, abbiamo iniziato il percorso della riforma. I musei italiani erano unici al mondo, ma lì si fermavano, non avevano personalità giuridica. Questo evento è inquadrabile in un percorso di cambio di rotta”. Lo stesso Franceschini ha poi aggiunto “Non è vero, come ho letto da qualche parte che voglia statalizzare i servizi. Penso che serva un criterio. Continueremo nelle gare dei servizi aggiuntivi dei musei attraverso Consip e contemporaneamente stiamo rafforzando Ales, che è la società pubblica, che ha nella propria ragione sociale anche la possibilità di gestire direttamente anche i servizi museali – spiega -. Si possono integrare, può innescarsi un meccanismo virtuoso, non di sostituzione, con il pubblico che funziona ad i privati che fanno bene il loro mestiere”.