Roma: al via Caracalla festival al Teatro dell’Opera

Gualtieri "stagione speciale

Un momento della presentazione del Caracalla festival 2025, la stagione estiva del Teatro dell?Opera di Roma, sotto la direzione artistica di Damiano Michieletto, in programma fino al 7 agosto.

Opera, danza, musica sacra e riflessione nei luoghi simbolici della Roma imperiale: prende il via il Caracalla festival 2025, la stagione estiva del Teatro dell’Opera di Roma sotto la direzione artistica di Damiano Michieletto, in programma fino al 7 agosto. Si tratta di una stagione davvero “speciale”, come l’ha definita il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri. Numerose le novità di quest’edizione, a partire dalle sedi: accanto alle storiche Terme di Caracalla, il festival approda per la prima volta alla monumentale Basilica di Massenzio. Il titolo scelto, “Tra sacro e umano”, è un manifesto poetico che attraversa l’intero cartellone, un percorso trasversale tra teatro musicale, danza, teologia e musica popolare, pensato per interrogare il nostro tempo. Cuore della programmazione sono le quattro nuove produzioni: “La Resurrezione” di Händel, “La traviata” di Verdi, “Don Giovanni” di Mozart e “West Side Story” di Bernstein; tutte affidate a nomi della “nouvelle vague” della regia operistica internazionale come Ilaria Lanzino, Sláva Daubnerová, Vasily Barkhatov e Damiano Michieletto. Per “West Side Story”, salirà sul podio il direttore musicale dell’Opera di Roma, Michele Mariotti.

Per la danza, riflettori puntati sul corpo di ballo del Teatro, diretto da Eleonora Abbagnato, protagonista alle Terme di Caracalla il 30 e 31 luglio con due capolavori del Novecento: il “Bolero” di Ravel, nella versione di Maurice Béjart, e “Le Sacre du printemps” di Stravinskij con la coreografia di Pina Bausch, proposta per la prima volta in Italia da una compagnia di balletto nazionale. A questi due si aggiunge un altro titolo contemporaneo entrato nel repertorio della Compagnia nella stagione 2022/2023: “Within the Golden Hour” di Christopher Wheeldon. Grande attesa anche per il ritorno di Roberto Bolle, che salirà sul palco il 15 e 16 luglio con il suo spettacolo “Roberto Bolle and Friends”. A chiudere il cartellone il 7 agosto saranno i “Carmina Burana” di Carl Orff, diretti da Diego Matheuz, con Ciro Visco alla guida del coro della Fondazione capitolina. Il festival si è aperto ieri, giorno dei Santi Pietro e Paolo, con l’evento “La gioia interiore” alla Basilica di Massenzio, una serata di riflessione affidata al teologo e comunicatore Vito Mancuso.

La presentazione ufficiale con i protagonisti del Caracalla festival si è tenuta oggi al Teatro dell’Opera di Roma, alla presenza, tra gli altri, del sindaco di Roma, Roberto Gualtieri; del sovrintendente del Teatro dell’Opera, Francesco Giambrone; del direttore artistico del festival, Damiano Michieletto; e del direttore musicale della Fondazione capitolina, Michele Mariotti. Il Caracalla festival “è un bellissima rassegna estiva con un programma che riesce a coniugare il riferimento di un anno particolare come quello giubilare, con i filoni culturali e artistici che il Teatro dell’Opera coltiva”, ha detto Gualtieri. “Si tratta di un festival molto bello, con produzioni nuove e importanti. Bellissima la presenza di una coreografia di Pina Bausch, ‘La Sagra della Primavera’. Quest’anno una stagione e un festival davvero speciale”, ha concluso il sindaco di Roma. Francesco Giambrone, sovrintendente del Teatro dell’Opera di Roma, ha aggiunto: “È una festa vedere tanti artisti tutti insieme protagonisti di un grande festival che finalmente è Caracalla. Questo festival significa un grande impegno produttivo: abbiamo 5 nuove produzioni contemporanee, nell’arco di un mese e mezzo, con mille persone a lavoro. I teatri dell’opera sono dei luoghi dove ci si diverte e si riflette, ma sono anche dei luoghi che danno lavoro a centinaia di persone tutte altamente qualificate”, ha concluso Giambrone.

“Costruendo la proposta artistica del festival ho voluto tenere in conto la contingenza che vive la città di Roma nell’anno del Giubileo, dialogando con questo speciale appuntamento – ha affermato il direttore artistico del Caracalla festival, Damiano Michieletto -. I temi della spiritualità e della riconciliazione – ha sottolineato – mi stanno a cuore, per questo ho creato un percorso che ho intitolato ‘Tra sacro e romano’, per la possibilità di far dialogare quella che viene definita la musica colta, con quella che viene definita musica più popolare. Domani debuttiamo a Massenzio con ‘La Resurrezione’; poi appuntamento molto importante il 30 e 31 luglio a Caracalla con tre coreografie di cui ‘La Sagra della Primavera’ di Pina Bautsh. Per me era importante che questa coreografia fosse fatta dal corpo di ballo dell’Opera di Roma, e non da una compagnia straniera”.

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