Roma, per la prima volta è prima in Italia per numero di concerti ospitati: sono stati 2.082 nel 2024 con una crescita del 34 per cento rispetto al 2023, a fronte di una scena nazionale che conta oltre 65.000 eventi e circa 29 milioni di spettatori. Nel complesso tra la Capitale e la provincia si sono registrati un giro d’affari di oltre un miliardo, 583 milioni di Pil e 5.763 posti di lavoro a tempo pieno. È quanto emerso dall’indagine condotta da The European house Ambrosetti (Teha) sul valore dei grandi concerti, su un database di oltre 320.000 osservazioni, e presentata oggi all’Auditorium Parco della musica di Roma durante l’evento “Il valore dei grandi concerti di Roma per il territorio e per il Paese”. Nel 2023 la Capitale è stata la nona città in Europa per numero di grandi concerti ospitati, quarta per spettatori che vi partecipano e sesta per incassi al botteghino, posizionandosi come prima italiana in tutte e tre le dimensioni.
“Roma è la città italiana che ha ospitato più live musicali nel 2024 e nessun’altra città in Europa è cresciuta di più per numero di concerti rispetto al 2019, generando 2,52 miliardi di euro di giro d’affari nel solo triennio 2022-2024 di grandi concerti e sviluppando, soprattutto, 13 mila posti. E così, anche rispetto al 2019, Roma risulta la prima grande città europea per crescita di eventi, spettatori e incassi, guadagnando 9 posizioni nel ranking per numero di concerti, 15 per quanto riguarda gli spettatori e 13 sul fronte dei box office. “Una traiettoria di sviluppo – hanno spiegato da Teha – più intensa rispetto alle principali città della musica continentali come Londra, Madrid, Parigi, Berlino e Amsterdam”. Gli spazi più rappresentativi, come Stadio Olimpico, Circo Massimo, Cavea dell’Auditorium Parco della Musica, Terme di Caracalla, Ippodromo delle Capannelle e Palazzo dello Sport, insieme a tre grandi eventi gratuiti in grado di attirare decine di migliaia di persone come il Tim Summer Hits, il Concerto del primo maggio e il Concerto di Capodanno, costituiscono il perimetro su cui si concentra la valutazione di impatto dello studio: nel triennio 2022–2024 si sono svolti 461 concerti che hanno attratto 5,6 milioni di spettatori, pari al 64 per cento di tutte le presenze ai concerti romani. Il valore generato, di oltre un miliardo, proviene sia dalla spesa degli organizzatori per la realizzazione dei concerti, sia dalla spesa extra-biglietto sostenuta dagli spettatori, nel comparto turistico, alberghiero, della ristorazione, culturale, dei trasporti. Gli spettatori stranieri, che nel triennio rappresentano circa il 13 per cento del pubblico dei grandi concerti, risultano determinanti: spendono in media fino a sei volte più degli italiani, contribuendo a produrre un impatto economico locale significativo. “Questi numeri raccontano quanto siano importanti i grandi eventi concertistici per lo sviluppo della nostra città – ha aggiunto l’assessore Onorato -. La ricerca di Teha conferma che la strategia adottata oltre 4 anni fa per far ripartire Roma in questo settore sia stata vincente. Nulla è frutto del caso, ma di una visione e una voglia di puntare sui grandi eventi che generano turismo, ricadute economiche e veicolano una nuova immagine di Roma, positiva e moderna. Non è stato facile, ma con orgoglio possiamo dire che Roma non è più la città delle occasioni perse, ma una metropoli internazionale dove con la crescita economica si generano nuovi posti di lavoro, ricchezza per il territorio e una città più viva”. Accanto alle ricadute economiche lo studio conferma un forte impatto sulla vivacità urbana e sull’immagine internazionale della Capitale. Teha ha costruito un Indice di vivacità urbana che mostra come i mega concerti estivi, con oltre 50.000 spettatori, hanno determinato un incremento medio della vivacità cittadina pari al +10 per cento nei weekend e al +4 per cento nei giorni feriali, con picchi del +15 per cento in occasione dei concerti internazionali. Eventi come il debutto mondiale del tour di Travis Scott, le quattro date dei Coldplay allo Stadio Olimpico, le date di Ultimo che hanno registrato record di presenze, hanno infine generato una risonanza mediatica e reputazionale: nel solo caso dei Coldplay, la settimana dei concerti ha prodotto oltre 1,2 miliardi di visualizzazioni online, il 42 per cento delle quali generate da utenti internazionali. “I grandi concerti sono oggi una leva per lo sviluppo culturale, economico e reputazionale delle città. Roma, grazie alla qualità delle sue venue e alla collaborazione tra istituzioni e operatori, si è affermata come capitale europea della musica live”, ha concluso Valerio De Molli, Ceo di Teha group.