Roma: è morta la scrittrice Michela Murgia, aveva a 51 anni

era malata da tempo di un carcinoma al quarto stadio. omani funerali nella Chiesa degli Artisti

È morta a Roma la scrittrice Michela Murgia. Aveva a 51 anni ed era malata da tempo di un carcinoma al quarto stadio, del quale aveva parlato pubblicamente a maggio in una intervista.

Il funerale si terrà alla Basilica di Santa Maria in Montesanto, la Chiesa degli Artisti, alle 15.30 di domani, sabato 12 agosto. Lo si apprende dalla famiglia della scrittrice che aveva scelto di vivere pubblicamente il periodo della sua malattia, continuando a raccontarsi attraverso i suoi canali social. L’11 giugno, Murgia aveva annunciato il ritiro dagli incontri pubblici. Mentre a metà luglio aveva sposato “in articulo mortis” Lorenzo Terenzi, attore, regista e musicista. Dopo aver reso pubblica la sua malattia, la scrittrice ha raccontato sui social i momenti privati, celebrando la sua famiglia queer ma anche continuando le sue battaglie da attivista per i diritti.

Sempre circondata dall’affetto dei lettori, a fine luglio ha pubblicato sui social una foto dal letto d’ospedale, sorridente e con le cuffie: “Ecco – ha scritto su Instagram – la risposta che vorrei dare a chi mi chiede continuamente come sto, che era quella che dava Cesare de Michelis: posso stare meglio, ma non posso più stare ‘bene’. ‘Meglio’ è comunque preferibile a male, quindi godetene con me”. E infine, dopo i ringraziamenti, un pizzico di ironia: “Smettete di mandare cibo al Cambio, però: non posso mangiare tutti i dolci del sud, i formaggi della val padana e i vini del Veneto. Tanto non cresco più”. Chissà, invece, quanti cresceranno con i suoi scritti e il suo esempio.

Nata nel 1972 a Cabras, un piccolo comune in provincia di Oristano in Sardegna, Michela Murgia è stata un’intellettuale, scrittrice, drammaturga e opinionista, che ha percorso un’importante carriera letteraria segnata da romanzi, racconti, saggi e articoli.

Da sempre impegnata nella battaglia per i diritti e la parità di genere. Prima di dedicarsi all’attività di scrittrice ha svolto diversi lavori, tra cui insegnante di religione, poi portiera di notte e venditrice telefonica, consulente fiscale e dirigente in una centrale termoelettrica. Murgia ha esordito con “Il mondo deve sapere” (2006), romanzo tragicomico proprio sulla realtà dei call center, che ha ispirato l’opera teatrale omonima e il film “Tutta la vita davanti” (2008). Molto legata alla sua terra natia, nel 2008 ha pubblicato “Viaggio in Sardegna”. Con il suo romanzo più noto, “Accabadora” (Einaudi, 2009), aveva vinto il premio Campiello. Il suo ultimo libro, “Tre ciotole. Rituali per un anno di crisi” (Mondadori, 2023), è entrato subito in vetta alle classifiche dei volumi più venduti. Tra le sue opere più note anche “Tre ciotole” e “Istruzioni per diventare fascisti”.

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