Roma, il Lago ex Snia-Viscosa è Monumento naturale!

Finalmente una storia a lieto fine! Da anni c'è un lago "accidentale" a Roma ed ora Zingaretti l'ha qualificato come monumento naturale. Flora e fauna sono salve!

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L’unico lago naturale di Roma è Monumento naturale: lo ha deciso il Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti il quale, con il proprio decreto del 9 ottobre 2019 n.17594, ha vincolato questo piccolo specchio d’acqua per tutelarne la conservazione, l’integrità e la sicurezza.

Ma, come? Non sapevate che Roma ha un proprio lago? E si, e sta da qualche decennio sotto i nostri occhi (dal 1992 per l’esattezza), nel Municipio V tra via Prenestina e via di Portonaccio, e seppure avrebbe come nome Lago Sandro Pertini, ai più è noto come Lago ex Snia-Viscosa e come GRE LAZIO.

Il bacino si formò “accidentalmente” nel 1992 in occasione di lavori di scavo che intercettarono la falda acquifera. E da allora è là, nonostante i tentativi della proprietà dell’area di “liberarsene”.

L’area vincolata è estesa complessivamente 7,5 ettari: la Regione ne ha riconosciuto la funzione di potenziale corridoio ecologico tra la Riserva Naturale Valle dell’Aniene e il Parco dell’Appia Antica in funzione delle valenze vegetative (vi sono state censite circa 300 specie botaniche, 11 comunità vegetali, 3 habitat prioritari per l’Unione Europea) e faunistiche (62 specie di uccelli fra i quali tre di interesse comunitario).

In particolare l’area del lago presentata grande valenza naturalistica e elevate potenzialità di rinaturalizzazione spontanea e guidata: sono presenti la cannunccia palustre (Plantago lanceolata), la felce aquilina (Pteridium aquilinum), la inula viscosa (Inula viscosa), il geranio malvaccino (Geranium rotundifolium), il becco della Colomba (Geranium molle), l’orzo murino (Hordeum leporinum).

Inoltre, nell’area industriale abbandonata e sulla scarpata ovest del laghetto si è formata una macchia di carattere mediterraneo dove sono presenti due fitocenosi prevalenti: una popolazione di pino d’Aleppo (Pinus halepensis) che cresce rigogliosa sui muri della fabbrica dismessa, mentre sulla sponda occidentale del lago si può osservare una comunità maggiormente mesofila dominata dall’alloro (Laurus nobilis).

All’interno dell’area sono presenti formazioni vegetali secondarie riferibili a habitat di interesse comunitario tipici degli ambienti rupestri, sebbene siano frammentari e occupino piccole superfici.

Nonostante la limitata estensione dell’area, inoltre, la comunità ornitica è ricca con più di 60 specie tra le quali: il pettirosso (Erithacus rubecula), il martin pescatore (Alcedo atthis) inserito nell’Allegato 1 della Direttiva Uccelli, il germano reale (Anas platyrhynchos) inserito nell’Allegato II/1, la gallinella d’acqua (Gallinula chloropus) inserita nell’Allegato II/1, il cormorano (Phalacrocorax carbo) e il gheppio (Falco tinnunculus).

La gestione del monumento è affidata all’Ente Regionale Roma Natura, che dovrà anche promuovere e realizzare interventi educativi, di conservazione e di valorizzazione, anche garantendo un’ampia partecipazione della cittadinanza nella gestione dello stesso Monumento Naturale, al fine di favorire la corretta fruizione dell’area, assicurando che gli interventi di valorizzazione vengano progettati ed eseguiti tenendo conto delle risorse ambientali presenti.

(fonte Corriere Nazionale)

 

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