Roma: la sala prove del Teatro dell’Opera a Prenestina sarà un polo civico di quartiere

Ad aggiudicarsi il bando è stato Lab.Prenestino. Il progetto prevede anche la realizzazione di laboratori aperti al territorio con spazi di formazione gestiti dall'Opera. I lavori partiranno a fine 2025 e dureranno circa 18 mesi

Una struttura composta da due macro aree, da un lato le Box tecniche che includono le sale di prova scenografica e acustica oltre che gli spazi tecnici, e dall’altro il Palco urbano per favorire i momenti di socialità con laboratori di formazione gestiti dal Teatro, e aperti al pubblico: associazioni e scuole incluse. È questo il progetto Lab Prenestino che si è aggiudicato la vittoria del concorso di progettazione per la realizzazione di un polo tecnico-didattico del Teatro dell’Opera di Roma, nel territorio del Municipio V. Il bando, pubblicato il 6 maggio scorso e promosso da Imprene sud, proprietaria dell’area, fa parte del programma di riqualificazione urbana “Centro servizi Prenestino” tra via Prenestina e viale Palmiro Togliatti, ed è stato presentato oggi in Campidoglio, a Roma. Nello specifico, le Box tecniche sono costituite da sale prova, spazi tecnici, gli ambienti amministrativi e di servizio con specifiche prestazioni acustiche, dimensionali, spaziali e distributive, mentre, il Palco Urbano, è costituito da spazi di incontro, socializzazione e relazione come il foyer, il bar, il ristorante e i percorsi espositivi e didattici.

Lo spazio che collega le sale prova è concepito come un “gate” che, oltre a segnalare la presenza del nuovo Centro servizi Prenestino, con la sala prove del Teatro dell’Opera, definisce un importante collegamento pedonale tra il Parco e le scuole vicinei. Il progetto, propone di offrire uno spazio in cui tutti possano partecipare e contribuire a costruire la vita culturale del quartiere. Alla luce dell’importanza dei numerosi beni archeologici rinvenuti durante gli scavi, è prevista anche la realizzazione di uno spazio espositivo con un percorso museale sui ritrovamenti nell’area di progetto, come ville rustiche e impianti funerari. Il nuovo polo interesserà un’area di circa 10 ettari, nella quale si svilupperanno complessivamente 45.000 metri quadrati di opere sia pubbliche sia private, e dove saranno realizzati di 38.500 metri quadrati di parcheggi pubblici con la valorizzazione paesaggistica delle aree verdi all’interno, per oltre 22.000 metri quadri. Il progetto vincitore è stato annunciato dall’assessore all’Urbanistica di Roma, Maurizio Veloccia, insieme al presidente del Municipio Roma V, Mauro Caliste, al Sovrintendente del Teatro dell’Opera di Roma, Francesco Giambrone, alla consigliera dell’Ordine degli Architetti di Roma e provincia con delega all’area concorsi, Claudia Ricciardi, e al consigliere di amministrazione di Impreme, Mirko Tironi.

“Oggi presentiamo un intervento molto importante, nonostante una situazione molto complicata che negli anni ha subito vari stop and go – ha affermato Veloccia -. Si tratta di un intervento che ha a che fare con un’opera pregiata, un teatro che sarà aperto al territorio e alla cittadinanza e attività performative che si svolgeranno nel quadrante del Prenestino. Per noi è motivo di orgoglio, perché tutti i concorsi si svolgevano al centro di Roma, invece, con questo si porta un progetto pregiato in una periferia per cui avviamo un investimento di circa 3 milioni di euro per le urbanizzazioni secondarie, e i lavori avranno una durata di circa 18 mesi e avranno fine entro il 2025”, ha concluso. In collaborazione con l’Ordine degli architetti di Roma e provincia, il Lab Prenestino è stato sviluppato dal gruppo composto dall’architetto Raffaele Sarubbo, Marco Falcone, Emanuele Migliorisi e Ricardo Ribeiro Machado Pedroso de Lima. La pianificazione del progetto è iniziata nel 2003 e la sua attuazione attraverso una convenzione urbanistica, è partita nel 2010. “È importante quello che sta avvenendo in un’area complicata come il Municipio Roma V – ha sottolineato il minisindaco Caliste -. Parliamo del Quarticciolo, Centocelle e Tor Sapienza. Le risposte concrete le diamo anche con il Teatro dell’Opera, realizzato in via dei Laici in cui ci saranno capannoni per dare una risposta ai tanti ragazzi sbandati in quell’area, sul piano della sicurezza e del lavoro. Ci saranno anche interventi in via Trani con la realizzazione di una piscina. Non ci sono cittadini di serie A e di serie B. Nei cinque anni precedenti non è stato fatto niente a Roma e in tre anni è stato fatto ciò che non è stato fatto in 13 anni”, ha concluso.

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