Roma: riapre Fontana Barcaccia a piazza di Spagna, restauro da 100 mila euro in 80 giorni

I lavori, curati dalla Sovrintendenza capitolina, all'interno del programma Pnrr Caput Mundi, fanno parte di un intervento più ampio di manutenzione straordinaria

Transenne a protezione della fontana della Barcaccia a Roma.

Torna all’antico splendore la fontana della Barcaccia in piazza di Spagna a Roma. Si è concluso infatti il cantiere di restauro del capolavoro del Barocco romano ai piedi della monumentale scalinata di Trinità dei Monti. I lavori, curati dalla Sovrintendenza capitolina, all’interno del programma Pnrr Caput Mundi, fanno parte di un intervento più ampio di manutenzione straordinaria che ha interessato alcune fontane monumentali del centro storico (fontana di Trevi, fontana di piazza del Quirinale, fontana delle Tiare, fontana delle Tartarughe) per un importo complessivo di 1,187 milioni di euro. Oggi il sindaco di Roma Roberto Gualtieri ha riattivato l’erogazione dell’acqua davanti a una folla di curiosi e turisti. “Siamo molto contenti per questo altro intervento – ha detto Gualtieri – che si aggiunge alle tante fontane che abbiamo riqualificato, questa è un opera ha l’acqua di uno degli acquedotti più antichi di Roma, l’acqua è un bene pubblico e che viene celebrata anche in opere di grandissimi maestri, il restauro trova il giusto equilibrio tra il recupero dei marmi del tempo e ci restituisce i bianchi. È parte del programma Caput Mundi del Giubileo, con queste risorse stiamo facendo tantissime cose”.

L’investimento per il restauro della fontana della Barcaccia ammonta a 100 mila euro e i lavori sono durati circa 80 giorni, a partire da gennaio 2025. Per restaurare il monumento sono state realizzate diverse operazioni di manutenzione sulle superfici lapidee in travertino e sugli elementi metallici della fontana, il cui stato di conservazione era stato compromesso sia dall’acqua ricca di calcare sia dall’inquinamento ambientale, sia dall’impatto antropico. Pertanto è stata effettuata la rimozione dei depositi di sporco e particolato atmosferico accumulati nel tempo; è stato applicato un trattamento biocida per le rimozione delle patine biologiche; è stata effettuata la pulitura di tutte le superfici lapidee, compreso il sedile semiovale; sono state revisionate tutte le stuccature e il rifacimento di quelle non più funzionali; è stato applicato un trattamento antiossidante degli elementi metallici; è stata ripristinata l’impermeabilizzazione delle vasche. “Il monumento, traduce in pietra, nel 1629, una delle barcacce che attraversavano il Tevere. Questa – ha spiegato il sovrintendente capitolino Claudio Parisi Presicce – è la prima fontana che non ha elementi architettonici che non siano la riproduzione del natante ed è stata realizzata da Pietro Bernini, padre di Gianlorenzo che in tutta probabilità ha collaborato alla sua creazione. La fontana fu commissionata da Papa Urbano VIII Barberini, e segnalava la riapertura dell’acquedotto vergine che portava l’acqua a Campo Marzio dove fu costruito il suo palazzo, palazzo Barberini, e che alimenterà la Fontana di Trevi”.

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