Roma: trionfo d’acqua alle terme di Caracalla

continuano grazie alla Soprintendenza Speciale di Roma le iniziative di valorizzazione e promozione dei siti archeologici della Capitale con grande successo per la fruibilità e la conoscenza dei monumenti antichi

Dopo quasi 1500 anni dall’assedio dei Goti nel 537 d.C., che aveva comportato la chiusura degli acquedotti, torna l’acqua a far rivivere le Terme di Caracalla, uno tra i più grandi edifici imperiali meglio conservati dall’antichità e da molti anni palcoscenico di importanti spettacoli teatrali e musicali. Il nuovo progetto di valorizzazione concluso dalla Soprintendenza Speciale di Roma ha visto la realizzazione di una grande vasca rettangolare (42 x 32 metri) che ricorda volutamente una natatio, una piscina scoperta, elemento sempre presente nelle terme in antico, con la realizzazione di fontane zampillanti, immerse nell’acqua e accompagnate da giochi di luci, ed inoltre, un impianto in grado di produrre una nube di vapore, ricreando la suggestione antica degli ambienti termali riscaldati.  

«Con questo spettacolare Specchio la Soprintendenza desidera innescare un processo di rinnovamento – secondo Daniela Porro, Soprintendente Speciale di Roma – e di apertura alla città in uno dei siti archeologici più importanti della Capitale. Un intervento di architettura contemporanea che si armonizza con quella antica, per consolidare il ruolo delle Terme di Caracalla come un centro promotore di cultura e arte. Il ritorno dell’acqua non è solo una meraviglia fine a sé stessa, gioia per gli occhi e per lo spirito, ma vuole essere simbolo concreto di riconnessione con l’antico»

La vasca è stata collocata dove in antico si trovavano i giardini delle grandi terme, frontalmente ai resti dell’antico calidarium, e servirà come spiega la Soprintendente anche come palcoscenico poiché su un lato è stata realizzata una pedana per lo svolgimento di spettacoli, performance di danza e musicali. Così il 13 aprile 2024 ci sarà la prima romana della coreografia portata in scena dall’Artballetto, creata da Iratxe Ansa e Igor Bacovich sulle note di Rhapsody in Blue, per il centenario della creazione di questa partitura di George Gershwin.

«Nel cuore delle antiche Terme di Caracalla, lo Specchio d’acqua offre ai visitatori un’esperienza coinvolgente e immersiva – dice Hannes Peer architetto e progettista, in collaborazione con l’architetto Paolo Borrello – su una superficie di oltre mille metri quadrati, rispettando l’imponenza del complesso termale”.

La realizzazione dello Specchio d’Acqua è un elemento di assoluta modernità, che al contempo è perfettamente integrato nello spazio di un monumento antico, riecheggiando la sua antica funzionalità, ma anche trovando esaltazione nell’architettura, che appunto è “specchiata” con un effetto sorprendente nelle acque della vasca. Questo intervento segna solo un primo passo verso un più ampio progetto di valorizzazione in chiave contemporanea, che include altre importanti novità.

Il monumento delle terme di Caracalla sarà maggiormente integrato con la città, ripristinando l’antico ingresso originario, che si trovava sulla strada che portava al Circo Massimo, e con la creazione di un nuovo centro servizi per fornire una migliore accoglienza ai visitatori. Inoltre, nel recupero degli antichi spazi perduti, saranno ripristinate due grandi aree verdi affinché si possano coniugare, come in antico i due aspetti del benessere e dell’otium integrati da attività sociali, incontri e letture. Sarà realizzato anche un Horto botanico totalmente ecosostenibile, che produrrà una fioritura legata al susseguirsi delle stagioni. infine, le imponenti architetture delle Terme di Caracalla saranno al centro di una fondamentale e complessa opera di manutenzione e restauro di tutte le strutture murarie.

 

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