Roma: una nuova illuminazione per la basilica di Santa Sabina all’Aventino

La filosofia dell’intervento è stata di minimizzare le dimensioni e la percezione dei nuovi corpi illuminanti e ottenere un risparmio energetico con l’utilizzo di lampade a led ad alta efficienza

Una nuova illuminazione per la basilica paleocristiana di Santa Sabina all’Aventino a Roma. L’intervento, che si inserisce nel quadro di molteplici iniziative di tutela realizzate negli ultimi anni nella basilica aventiniana, è stato finanziato dal Fondo edifici di culto (Fec) – proprietario della chiesa – nell’ambito della programmazione ordinaria curata dalla Soprintendenza Speciale di Roma.

Piccoli proiettori, posti in posizione laterale sulle soglie delle finestre, illuminano la navata centrale e, associati a strip-led collocati centralmente sempre sulle imbotti, danno luce alle transenne superiori della navata. Il posizionamento dei nuovi apparecchi è avvenuto in corrispondenza delle fonti di illuminazione naturale, in modo da mantenere – anche in sua assenza – la medesima provenienza della luce. L’illuminazione delle navate laterali con faretti di ridotte dimensioni con ottica wide consente una luce diffusa e uniforme delle strutture lignee e delle navatelle, caratterizzate da un pregevole pianellato bicromo.

Una specifica illuminazione è stata poi riservata alle cappelle laterali, di Santa Caterina e di San Giacinto, per evidenziare con una luce morbida e avvolgente, gli elementi decorativi di maggior rilievo. Con accentuazioni mirate sono stati evidenziati elementi rilevanti, quali il coro, l’abside, il mosaico di controfacciata, il campanile nella navata sinistra e infine, nel nartece, la celebre porta lignea intagliata del V secolo, che conserva una delle prime rappresentazioni della crocifissione.

La filosofia dell’intervento è stata di minimizzare le dimensioni e la percezione dei nuovi corpi illuminanti e ottenere un risparmio energetico con l’utilizzo di lampade a led ad alta efficienza. La progettazione è stata concepita con attenzione all’innovazione tecnologica, prevedendo tutti corpi illuminanti di piccole dimensioni, a luce calda, cromaticamente controllata e completata da tecnologia domotica, con la possibilità di dare vita a diversi scenari in relazione alle differenti esigenze delle funzioni religiose o delle visite nella Basilica. Infine, sono state sostituite non solo le vecchie lampade, ma tutti i componenti elettrici con la messa a norma dell’intero impianto, provvedendo anche a una illuminazione di emergenza attraverso i medesimi corpi illuminanti e al rifacimento dell’impianto audio e di videosorveglianza.

“L’illuminazione di Santa Sabina non è solo un atto dovuto a una delle chiese più antiche di Roma – ha spiegato Daniela Porro, Soprintendente Speciale di Roma – ma rinnova la nostra felice collaborazione con il Fondo edifici di culto (Fec) per valorizzare le chiese della Capitale sia come luoghi sacri e di raccoglimento, che come luoghi della cultura”.

© StudioColosseo s.r.l. - studiocolosseo@pec.it
Il Sito è iscritto nel Registro della Stampa del Tribunale di Roma n.10/2014 del 13/02/2014